Lesioni del seno non palpabili: il marcatore magnetico aiuta ad individuarle!

Lesioni del seno non palpabili: il marcatore magnetico aiuta ad individuarle!

Editato da: Marta Buonomano il 21/04/2020

Sapevi che esiste un metodo non radioattivo per individuare le lesioni non palpabili del seno? Il nostro esperto in Chirurgia Generale a Napoli, il Dott. Raffaele Tortoriello, ci spiega di cosa si tratta!

Tumore al seno: perché è importante lo screening?

donnaIl tumore al seno è una neoplasia che colpisce una donna su otto e, solamente in Campania, si riscontrano ogni anno 15.000 mila dei casi totali sul territorio italiano, pari a 50.000. I numeri sono davvero allarmanti e per questo motivo è importante ribadire l’importanza della prevenzione!

Diagnosticare precocemente o prevenire l’insorgenza di un tumore al seno è estremamente importante: migliorare l’aspetto preventivo significa infatti riuscire ad intervenire tempestivamente sul carcinoma mammario, ottenendo quindi un miglior risultato terapeutico.

Come venivano identificate le lesioni non palpabili fino ad oggi?

Attualmente, la procedura standard per localizzare a livello intraoperatorio le lesioni mammarie non palpabili è rappresentata dal repere metallico oppure da quello dermografico. Il repere dermografico è gravato dal rischio di cancellazione del repere stesso e dal mancato reperimento della lesione. Le localizzazioni guidate a filo, invece, presentano numerose limitazioni, tra cui lo spostamento del filo, le difficoltà di programmazione degli interventi ed il discomfort della paziente.

Quali sono le ultime novità per la prevenzione delle lesioni al seno non palpabili?

Presso il nostro Istituto è a disposizione una nuova apparecchiatura costituita da un seme (“seed”) non radioattivo che, con l’aiuto di un dispositivo chiamato “magnetometro”, ci permette di individuare magneticamente lesioni di piccole dimensioni e non palpabili, consentendoci di asportare una minima quantità di tessuto mammario con delle incisioni estremamente ridotte.

In cosa consiste il nuovo metodo?

Il piccolo marcatore magnetico viene posizionato (sotto guida ecografica o stereotassica) all’interno della lesione non palpabile mammaria fino a 30 giorni prima dell’intervento. In sala operatoria, con l’utilizzo di una sonda che funge da magnetometro, è possibile identificare il seed e la lesione attraverso una minima incisione chirurgica garantendo alla paziente ottimi risultati cosmetici.

Quali risultati si possono ottenere?

donnaPresso il Dipartimento di Senologia (UOSD Chirurgia Senologica Day Surgery e UC Chirurgia Senologica) dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Napoli sono stati eseguiti 47 interventi di chirurgia mammaria con l’utilizzo di metodica invasiva: 30 su 47 marcatori sono stati inseriti sotto guida ecografica e 17 su 47 sotto guida stereotassica il pomeriggio antecedente l’intervento chirurgico.

L’introduzione di questo marcatore è stata di facile esecuzione ed il reperimento delle lesioni è stato effettuato dai chirurghi del Dipartimento ed affidato, quale Responsabile del procedimento, al sottoscritto.

La curva di apprendimento della metodica è stata rapida per tutti radiologici e chirurghi. Tutti gli interventi (della durata media di 28 minuti) sono stati eseguiti con incisione peri-areolare e le lesioni sono state identificate senza complicanze intra e post-operatorie. Il diametro medio delle lesioni identificate è stato di 9.6 mm ed il volume medio di tessuto mammario asportato è stato di 2.5cm³. I risultati cosmetici sono stati ottimi.

Questa nuova apparecchiatura ha permesso una pianificazione della sala operatoria senza interruzioni, una localizzazione altamente accurata della lesione ed un’elevata soddisfazione del paziente, con incisioni cutanee più contenute ed un’asportazione più esigua di parenchima mammario, garantendo un risultato cosmetico più soddisfacente.

Oltre all'individuazione ed escissione della lesione è possibile anche effettuare altro?

Sì, abbiamo messo a punto un protocollo, sempre con la stessa metodica ed apparecchiatura, per l’individuazione del Linfonodo Sentinella e sua escissione. Siamo già a circa più di 15 casi trattati, dove viene utilizzato un tracciante magnetico tramite nanoparticelle che viene inoculato in sede periarolare la mattina dell’intervento, in maniera tale che il paziente non è più soggetto a medicina nucleare con uso di radioisotopi. Ovviamente tale metodica è in via sperimentale: la stiamo testando comparandola sempre con i test già in uso ed accreditati e al momento i risultati sono del tutto sovrapponibili ai dati tradizionali.

Chirurgia Generale a Napoli