Mal di Schiena e Golf: cosa c’entrano swing e “X-Factor”

Mal di Schiena e Golf: cosa c’entrano swing e “X-Factor”

Editato da: Alice Cattelan il 09/02/2023

Il golf è uno sport con molti benefici per la salute e il benessere. Circa 60 milioni di persone di tutte le età giocano a golf in tutto il mondo, perfino tra gli 80 e i 90 anni. Ma qual è la relazione con il Mal di Schiena? Vediamolo insieme in questo articolo!

Golf e Mal di Schiena come sono collegati?

Il golf può essere molto impegnativo poiché richiede forza, resistenza, potenza esplosiva, flessibilità e capacità atletiche per eseguire un gesto sportivo che produca una adeguata velocità nel movimento del bastone e di conseguenza della palla. Per questo motivo c’è da dire e da sapere che oggi giocare a golf spesso porta a soffrire anche di mal di schiena. Anzi, parlare di mal di schiena e golf secondo uno dei più recenti studi scientifici è addirittura riduttivo. Difatti tra chi si diletta su green e fairways ci sarebbe ormai una vera e propria epidemia di mal di schiena. E non sto esagerando perché devi sapere (e forse tu sei tra questi) che soffre di mal di schiena il 50% dei professionisti (oltre che tra i dilettanti e gli amatori). Ma perché accade ciò?

Cosa ne dice la letteratura?

A quanto pare a causa dell’evoluzione nel modo di colpire la palla tra i golfisti c’è quasi un’emergenza per dilettanti e campioni degli ultimi anni. Infatti il moderno swing “X-factor”, preferito da molti professionisti per colpire la palla più forte e più lontano, può anche mettere a dura prova la colonna vertebrale, come affermano gli esperti del Barrow Neurological Institute.
È scritto proprio nella ricerca pubblicata dal Journal of Neurosurgery: Spine, secondo cui i problemi alla spina dorsale riguardano metà dei professionisti ma anche un terzo degli amatori. I ricercatori, guidati da Corey Walker del Barrow Neurological Institute di Phoenix, in Arizona, hanno analizzato lo swing, il colpo che chiaramente sollecita in misura maggiore la colonna vertebrale, sia dei campioni di oggi come Tiger Woods che di quelli del passato come Jack Nicklaus e Ben Hogan. Ebbene, negli ultimi due decenni, afferma lo studio, lo swing è diventato logicamente più potente, è cambiata la tecnica e sono cambiati gli attrezzi del mestiere. Pensa che durante il downswing c’è una maggiore forza compressiva diretta sui dischi intervertebrali e sulle articolazioni collegate, che li colpisce in modo asimmetrico. Pensa che secondo alcune stime le forze in gioco durante un colpo dato con la massima potenza arrivano a 7500 Newton. È l’equivalente di 8 volte (OTTO VOLTE) il peso medio di una persona! E nello studio si afferma che questi ormai problemi arrivano e si manifestano sempre prima rispetto al passato. Il mal di schiena ha già colpito i pro attuali più noti, a partire da TigerWoods. “Con più di 300 swing al giorno, affermano i ricercatori, i golfisti hanno un’esperienza continua di traumi minori alla colonna vertebrale. Questi ripetuti microtraumi nel tempo si traducono in un processo patogenico che possiamo chiamare discopatia traumatica ripetitiva. Gli effetti a lungo termine non sono trascurabili, specie per uno sport che si può fare ad alti livelli per decenni”.

Qual è l’importanza della prevenzione?

Oggi sappiamo bene che la limitata flessibilità delle anche e della colonna vertebrale è correlata al dolore lombare anche nei golfisti e pertanto questi aspetti dovrebbero essere al centro di qualsiasi programma terapeutico. Qual è il messaggio da portare a casa quindi? Dovresti sapere che con la prevenzione, oltre ad evitare l’insorgenza del mal di schiena, puoi anche migliorare i tuoi colpi e quindi i tuoi risultati. Perché una “meccanica” della colonna più efficiente ti consente di ottenere un gesto tecnico più potente e più controllato e preciso. Lo dicono gli studi in materia e posso dirti che molti miei pazienti hanno verificato e mi hanno poi confermato questo. Per questo motivo, per non rinunciare al tuo sport preferito ricordati che la prevenzione è fondamentale. E ricordati che anche tra i dilettanti e gli amatori, oltre che tra i professionisti, ci possono essere problemi precoci che vanno individuati per tempo ed analizzati e gestiti con soluzioni specifiche e personalizzate.

Consigli utili?

Oggi la scienza ci conferma ampiamente l'efficacia della terapia manuale correlata all'esercizio fisico adeguato. Ricorda che anche in situazioni "acute" la terapia manuale è sempre la prima indicazione secondo le linee guida di riferimento per il mal di schiena. Per questo, se vuoi migliorare le tue prestazioni e fare prevenzione attiva, oppure se vuoi capire come risolvere e gestire il mal di schiena che stai già sperimentando, il consiglio è quello di affidarsi a professionisti specializzati in materia che possano guidarti al meglio in questo percorso. Sentiti libera/o di condividere queste informazioni con chi ne possa aver bisogno e se necessiti di una valutazione specifica ti aspetto per una prima visita presso il mio studio di Roma o in telemedicina se non risiedi nella capitale

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