Malattie cardiovascolari: perché molti pazienti smettono di curarsi?
Il nostro esperto in Cardiologia ci parla dell’attuale problema di non aderenza alle terapie: si stima infatti che 1 paziente su 4 non segua il trattamento indicato dallo specialista
Malattie cardiovascolari: è vero che i pazienti smettono di curarsi?
Secondo i dati ricavati fino ad ora, è stata riscontrata un’aderenza alle terapie da parte del 76% dei pazienti: questo significa che su 100 malati, solo 76 seguono il trattamento prescritto. Oltre a questo è stato evidenziato come, a seguito di un evento acuto (es. ictus), 1 paziente su 3 smetta di curarsi nell’arco di un anno. Il problema della non aderenza alle terapie è molto grave, in quanto aumenta il tasso di recidive e di eventi fatali da 3 a 7 volte.
Non aderenza alla terapia: quali sono le malattie più a rischio?
Le malattie in cui è stata riscontrata la maggior percentuale di non aderenza sono:
- Ipertensione arteriosa
- Scompenso cardiaco
- Dislipidemie
- Fibrillazione atriale
- Diabete mellito
Basti pensare al fatto che circa il 50% delle persone over 75 soffre di dislipidemia, il 63% è iperteso ed il 20% è affetto da diabete. Tra questi, solo il 65% dei dislipidemici, il 78% degli ipertesi ed il 20% dei diabetici segue la terapia.
Per quale motivo i pazienti smettono di curarsi?
La maggior parte dei pazienti che smette di curarsi appartiene alla fascia d’età degli over 75 e decide di non seguire la terapia per vari motivi:
- La polifarmacoterapia (molti dei pazienti over 80 devono prendere dai 3 ai 5 farmaci ogni giorno)
- Lo scarso supporto da parte dei caregiver o dei familiari
- Il livello socioeconomico basso
Inoltre, sono state rilevate varie problematiche nella terapia nell’anziano:
- La maggiore fragilità di rene e fegato
- La maggiore possibilità d’interazione tra i diversi farmaci
- La diversa composizione del corpo dovuta alla perdita di massa magra con un’alterata distribuzione dei farmaci
Oltre a questi, bisogna tener conto del fatto che esistono dei farmaci che non vengono ben tollerati, aumentando quindi la possibilità di effetti collaterali.
Meno farmaci per permettere ai pazienti di aderire alla terapia
Per aumentare la percentuale di aderenza alla terapia nella popolazione anziana è necessario ridurre al minimo il numero di farmaci da assumere, eliminando quelli non indispensabili raccomandando al paziente l’assunzione di quelli strettamente necessari, privilegiando in questo modo la mono-somministrazione. Inoltre, deve essere periodicamente verificata l’effettiva assunzione del farmaco con il paziente ed i familiari.