Scoliosi nel bambino e nell’adulto: come trattarla?

Scoliosi nel bambino e nell’adulto: come trattarla?

Editato da: Alice Cattelan il 01/12/2022

La Scoliosi è una patologia che consiste nella deformità della colonna vertebrale e può manifestarsi in diversi momenti della crescita. In questo articolo il Dott. Antonio Martucci, esperto in Ortopedia e Traumatologia, ci parla di come si manifesta la Scoliosi, quali sono le cause e le possibilità di trattamento

Che cos’è la Scoliosi?

La Scoliosi è una deformità della colonna vertebrale nei tre piani dello spazio. Bisogna distinguerla dagli atteggiamenti scoliotici, ossia quelle posture sbagliate che possono essere autocorreggibili e che non costituiscono di per sé una patologia vera e propria. Nella Scoliosi infatti, c’è una deformazione delle vertebre e non è in alcun modo correggibile autonomamente. Per definire una deformità della colonna “Scoliosi” è necessario che la deviazione superi i 10° sul piano frontale.

È una patologia che colpisce principalmente le femmine rispetto ai maschi (con un rapporto di 7:1) e può manifestarsi in diversi momenti della crescita. Esistono infatti Scoliosi anche nel neonato e nella prima infanzia, ma più frequentemente si presentano tra gli 8 e i 16 anni di vita.
Negli adulti invece la Scoliosi può essere la conseguenza della degenerazione di strutture quali i dischi intervertebrali e articolazioni.

Da cosa è causata e come si manifesta?

L’origine della Scoliosi è genetica e presenta una forte familiarità: è infatti frequente che un soggetto con Scoliosi abbia nel proprio albero genealogico altri congiunti con lo stesso problema. Diversamente da quello che si pensa comunemente, la Scoliosi non può essere provocata da zaini di scuola troppo pesanti, sport asimmetrici (come il tennis) o posture errate. Questi sono elementi che possono accentuare una Scoliosi già presente ma che non possono in alcun modo essere causa di Scoliosi, bensì di atteggiamenti posturali scoliotici.

Come si cura la Scoliosi?

Il trattamento della Scoliosi può variare a seconda dell’entità della curva e della fase di crescita in cui si trova il paziente. Generalmente le Scoliosi al di sotto dei 20-25° vanno semplicemente monitorate nel tempo (controlli clinico-radiografici semestrali) per controllare che non vi siano peggioramenti con la crescita; a questo vi si può associare della fisioterapia (ginnastica correttiva) per migliorare la postura.

Le Scoliosi trai 20-25° e i 40° vanno invece trattate con busti ortopedici in associazione alla fisioterapia che in alcuni casi va eseguita anche con busto indossato. La durata del trattamento può essere a tempo pieno o a tempo parziale, a secondo della gravità della curva e di altri fattori prognostici quali la rotazione, la fase dello sviluppo e la rigidità della curva.

Quando una Scoliosi supera i 40° è necessario considerare il trattamento chirurgico di correzione e artrodesi, che consiste nel correggere per quanto possibile la curva e bloccare la colonna con barre e viti per impedire un ulteriore peggioramento.

Scoliosi: come cambia l’approccio terapeutico nell’adulto e nel bambino?

Nel bambino e nell’adolescente il trattamento è ben diverso da quello in età adulta. Nel primo caso infatti, la plasticità delle ossa in fase di crescita consente di operare un’azione correttiva tramite l’utilizzo di busti ortopedici opportunamente conformati, col supporto della fisioterapia che consente di mantenere una buona elasticità della colonna vertebrale e un buon tono muscolare.

Nell’adulto, invece, le possibilità di correzione della curva scoliotica tramite busti o dispositivi esterni vengono meno, in quanto le ossa sono già formate e l’assetto della colonna non è in alcun modo modificabile dall’esterno. Diventa pertanto indispensabile il trattamento chirurgico, in particolare quando le Scoliosi superano certi valori, prima che inizino a comparire il dolore meccanico o peggio ancora disturbi funzionali a carico di altri apparati (cardiocircolatorio, respiratorio, gastroenterico).

Ortopedia e Traumatologia a Bologna