Sindrome del tunnel carpale: quali sono i vantaggi dell’intervento mininvasivo?

Sindrome del tunnel carpale: quali sono i vantaggi dell’intervento mininvasivo?

Editato da: Marta Buonomano il 16/12/2019

La sindrome del tunnel carpale è una patologia a carico della mano che colpisce soprattutto le donne. Il nostro esperto in Ortopedia e Traumatologia a Lecce, il Dott. Vinicio Perrone, ci parla dell’intervento in grado di farci tornare alle nostre attività quotidiane fin da subito!

Come e perché si manifesta la sindrome del tunnel carpale?

ragazza che ti tocca il polsoIl polso possiede un canale osteofibroso che consente il passaggio del nervo mediano e permette ai tendini flessori di raggiungere dita della mano. La compressione del nervo mediano (condizione alla base della sindrome del tunnel carpale), che si manifesta principalmente con formicolio notturno a carico delle prime dita della mano, può essere causato da:

  1. Alterazioni ormonali
  2. Ritenzione idrica
  3. Lavori ripetitivi e faticosi

Con la progressione della malattia, è inoltre possibile riscontrare debolezza nei muscoli diretti al pollice.

Sindrome del tunnel carpale: come si può curare?

La terapia per la sindrome del tunnel carpale è chirurgica ed ha lo scopo di allargare il canale osteofibroso mediante la sezione del legamento traverso del carpo. L’intervento mininvasivo consente di ottenere un rapido recupero senza la necessità di incidere la cute e il sottocute del palmo della mano: l’incisione (di circa 1 cm) avviene infatti a livello del polso per consentire l’inserimento di una guida scanalata sotto il legamento traverso del carpo, il quale verrà poi tagliato in modo da eliminare la compressione del nervo mediano. La procedura è molto breve (dura meno di 5 minuti) e può essere eseguita in anestesia locale in entrambi i polsi contemporaneamente, nel caso in cui la sindrome sia bilaterale.

Quando sarà possibile riprendere le attività quotidiane?

manoA seguito dell’operazione il formicolio notturno scomparirà fin da subito, il giorno stesso il paziente potrà riprendere le attività manuali quotidiane (vestirsi, mangiare, leggere, ecc.) e dopo 24 ore potrà anche guidare l’automobile. Si potrà riprendere ad utilizzare completamente la mano dopo 2-3 settimane. È possibile che resti una dolenzia a livello della cicatrice, che può apparire indurita ed arrossata (1% dei casi), ma si risolverà spontaneamente dopo qualche mese. Nei casi più gravi, ad esempio quando il danno è esteso anche alle fibre nervose del muscolo che consente i movimenti al pollice, sarà invece necessario eseguire altre operazioni (come la trasposizione tendinea) per poter garantire l’eliminazione del dolore e la ripresa del movimento.

Quali sono i vantaggi della chirurgia mininvasiva?

Rispetto ad altre procedure che prevedono l’incisione sul palmo della mano, il recupero a seguito di questo intervento è molto più rapido. Non è inoltre necessario utilizzare bendaggi o protezioni di altro tipo, basterà un semplice cerotto. Altri vantaggi dell’approccio mininvasivo sono:

  • Ha una breve durata (circa 5 minuti);
  • È eseguibile in anestesia locale;
  • Possiede una rapida ripresa;
  • Non necessita di alcun tipo di immobilizzazione;

Permette l’esecuzione di un intervento bilaterale nella stessa seduta.

Ortopedia e Traumatologia a Lecce