Stenosi: dottore, non posso camminare!

Stenosi: dottore, non posso camminare!

Editato da: Antonietta Rizzotti il 02/10/2023

Il restringimento del canale vertebrale causa dolore e fastidio, in quanto preme sulle radici nervose ed il midollo. L’esperto in Neurochirurgia a Torino, il Dott. Carlo Alberto Benech, ci parla dei possibili trattamenti della Stenosi

Cos’è la Stenosi del Canale Vertebrale?

La Stenosi consiste in un restringimento del canale vertebrale che, esercitando una pressione sulle radici nervose ed il midollo, provoca dolore. Alcuni soggetti nascono con questa patologia, anche se, genericamente, si presenta come il risultato di processi degenerativi delle strutture osteo-legamentose durante la fase dell’invecchiamento. La Stenosi potrebbe essere di due tipi:

  • Stenosi Cervicale
  • Stenosi Lombare

Come si manifesta questa patologia?

Per quanto riguarda la Stenosi Cervicale, Il dolore si presenta come il primo sintomo della malattia. Parliamo di cervicalgia quando il dolore è localizzato al collo e di Cervico-brachialgia quando il dolore si irradia agli arti superiori.  Quando la Stenosi è molto marcata, avviene una compressione del midollo spinale che provoca dolore (mielopatia), manifestandosi in diversi modi:

  • Intorpidimento
  • Debolezza ai 4 arti
  • Difficoltà nella deambulazione
  • Problemi con la funzione sfinterica e sessuale
  • Sensazione di scossa elettrica piegando il collo (segno di Lhermitte)

D’altra parte, la Stenosi Lombare si manifesta con un dolore meno intenso in posizione seduta ed aumenta quando si è in posizione eretta e/o durante la deambulazione. Inoltre, spesso i soggetti che ne soffrono tendono a camminare con il corpo piegato in avanti perché il dolore diminuisce durante la flessione. In altri pazienti, invece, il dolore si presenta negli arti inferiori causando sensazione di pesantezza (ipostenia), che diminuisce con il riposo ed aumenta con la deambulazione. Per questo motivo, il paziente sente il bisogno di sedersi più volte, ostacolando una naturale camminata.

Come si diagnostica?

Per la Stenosi Cervicale si esegue una risonanza magnetica cervicale al fine di avere tutte le informazioni sul grado di stenosi:

  • Compressione anteriore o posteriore
  • Ipertrofia dei legamenti
  • Presenza di protrusioni o ernie discali
  • Presenza di un danno midollare

Mediante la TC Cervicale, invece, è possibile avere più informazioni sulla componente ossea.

Per una diagnosi più completa, oltre ad esami radiologici, sono richiesti anche esami neurofisiologici, in modo tale da poter dimostrare il grado di sofferenza nervosa delle radici nervose e del midollo spinale:

  • Elettromiografia
  • Potenziali evocati somato-sensoriali
  • Potenziali evocati motori

La diagnosi della Stenosi Lombare viene eseguita mediante una raccolta dell’anamnesi con immagini radiologiche della colonna lombo-sacrale ed elettromiografia degli arti inferiori.

Quali sono i possibili trattamenti?

Nel caso di Stenosi Cervicale lieve, con pochi sintomi, viene eseguito un trattamento di tipo conservativo e farmacologico. Invece, per stenosi gravi, con disturbi neurologici, si esegue un intervento chirurgico. L’intervento di decompressione può svolgersi con approccio anteriore, posteriore o combinato a seconda del posizionamento della compressione midollare. La mattina dopo l’intervento, il paziente può alzarsi ed essere dimesso dopo due giorni, riprendendo le normali attività senza effettuare enormi sforzi durante un mese.

Per quanto concerne la Stenosi Lombare, principalmente si esegue un trattamento conservativo con antidolorifici e fisioterapia. Si procede con un’intervenzione chirurgica, nel caso in cui i sintomi dovessero peggiorare. Anche in questo caso, il paziente può alzarsi la mattina dopo l’intervento e dimesso dopo due giorni, svolgendo le normali attività senza sforzi eccessivi.

Neurochirurgia a Torino