Autostima

Creato: 13/04/2024

Che cosa sono l'autostima e lo sviluppo personale?

L'autostima è la capacità di una persona di valorizzare sé stessa, di amarsi e di accettarsi. L’autostima si sviluppa in modo particolare nell’infanzia e adolescenza, quando l'individuo confronta il suo "Io reale" con un "Io ideale" e con le persone che lo circondano. Per “sviluppo personale” si intendono le azioni e i cambiamenti che ognuno attua nella propria vita per assumere nuovi comportamenti e atteggiamenti, più positivi rispetto a quelli adottati in precedenza. Autostima e sviluppo personale vanno di pari passo.

Una bassa autostima genera una sensazione di scarso sviluppo personale, con insoddisfazione sia verso sé stessi che nella relazione con gli altri.

Quali sono i sintomi?

Mantenere una buona autostima permette di essere più felici e più sicuri di sé stessi. I segni che indicano che l'autostima non è al meglio sono: la mancanza di fiducia in sé stessi, non saper esprimere il proprio parere per paura di essere respinti o pensare che le proprie opinioni non abbiano lo stesso valore di quelle degli altri, sentire di non essere meritevoli di situazioni positive, la mancanza di sforzo nel pensare che non si potranno conseguire i risultati desiderati, la costante necessità di approvazione da parte degli altri, non sentirsi felici, demotivarsi rapidamente, essere nervosi durante il giorno, sentirsi in colpa, poco attraenti o senza iniziativa.

Cause della mancanza di autostima

Le cause della scarsa autostima possono essere un immobilismo nel tipo di vita che si conduce, soffrire di qualche disturbo emotivo come la depressione, l'ansia, qualche tipo di fobia o problemi del sonno che alterano il normale ritmo di vita.

Si può prevenire?

Genitori ed educatori possono fare molto per prevenire la formazione di una bassa autostima in bambini ed adolescenti. Un atteggiamento pessimista, eccessivamente critico ed esigente verso i propri figli, può ad esempio portarli a sentirsi incapaci di accettarsi e valorizzarsi. È difficile per i genitori sapere come “non sbagliare” con i figli, o come non ripetere gli stessi errori che hanno fatto i propri genitori con loro. Per questo i consulti psicologici con professionisti possono aiutare i genitori ad aiutare i propri figli.

In età adulta, per lavorare sulla propria autostima e migliorarla, bisogna evitare soprattutto i pensieri negativi e, nel momento in cui sorgono, riconvertirli in positivi. Un'altra azione è quella di essere realisti con i propri punti di forza e di debolezza, senza pretendere di essere al cento per cento perfetti, e saper imparare dai propri errori anziché scoraggiarsi e autocriticarsi. Poiché di situazioni negative nella vita ve ne sono sempre, l’importante è saperle affrontare e accettare e, porsi degli obiettivi realistici, perché questo aiuterà il proprio benessere. D’innanzi al fallimento occorre sapersi accettare, riconoscendo i propri errori ma senza incolpare se stessi e perdere fiducia nelle propria possibilità di correggere gli errori e tirarsi fuori dai guai. Non è necessario mettersi sempre a confronto con gli altri. Invidiare o idealizzare la vita degli altri serve solo a causare un senso di fallimento.

Qual è il trattamento?

Il trattamento della bassa autostima richiede un lavoro psicologico-psicoterapeutico con un professionista, ma anche meditare e leggere libri di autoaiuto può aiutare a prendere contatto con i propri pensieri negativi e sostituirli con pensieri positivi su sé stessi. Migliorare l'autostima ha ripercussioni sulla vita personale (sia con sé stessi che nei rapporti sociali) e anche sulla carriera. Per tutto questo, lo studio dell'autostima e la creazione di modelli comportamentali per migliorarla sono fondamentali nella psicologia.