Psicofarmacologia

Creato: 13/04/2024

Che cos’è la psicofarmacologia?

La psicofarmacologia è una disciplina focalizzata sullo studio dell’effetto dei farmaci su comportamenti e disturbi psicotici o mentali.

Perché si esegue?

Lo specialista, attraverso questa terapia, prescrive farmaci specifici al fine di correggere comportamenti e disturbi psichiatrici patologici, stabilendo un iter terapeutico adeguato per ogni paziente.

In cosa consiste?

I farmaci psicotropi vengono prescritti a pazienti con disturbi mentali ed il loro effetto deve essere monitorato da uno specialista mediante sedute regolari. Questo trattamento agisce modificando gli effetti dei neurotrasmettitori cerebrali, riducendo la loro concentrazione e/o bloccando i recettori su cui agiscono, al fine di migliorare lo stato del paziente. I farmaci psicotropi possono agire sia nella corteccia cerebrale, sia sulle strutture cerebrali più profonde che gestiscono le funzioni cerebrali più complesse: emozioni, ricordi e affettività. Nella maggior parte dei casi, controllano i principali sintomi dei disturbi mentali, ma a volte possono anche curare la malattia.

Esistono quattro tipi di farmaci psicotropi, a seconda della patologia da trattare:

  • Neurolettici o antipsicotici: utilizzati principalmente nel trattamento della psicosi, della fase maniacale della psicosi maniaco-depressiva e delle psicosi tossiche;
  • Ansiolitici e sedativi: per controllare l’ansia e curare l’insonnia;
  • Antidepressivi: per trattare tutte le forme di depressione.
  • Stabilizzatori anti-recidiva o dell’umore: sono utilizzati nel trattamento dei disturbi dell’umore, come il disturbo bipolare o il disturbo borderline di personalità.

Preparazione per la psicofarmacologia

Prima di iniziare il trattamento, il paziente deve essere consapevole che il medico è l’unica persona addestrata a regolare la dose prescritta di ciascun farmaco e il tempo e il metodo di interruzione tempestiva del trattamento. Inoltre, deve essere consapevole del fatto che sarà necessario un regolare monitoraggio dello stesso per valutare la sua evoluzione clinica e gli effetti del trattamento.

Recupero a seguito della procedura

L’intervento farmacologico deve essere interrotto solo dallo specialista e di solito il paziente dovrà comunque continuare le sessioni di psicoterapia, così da consentire un corretto follow-up ed il monitoraggio del suo stato mentale una volta interrotta la terapia.