Sviluppo psicomotorio

Creato: 13/04/2024

Che cos’è lo sviluppo psicomotorio?

Lo sviluppo psicomotorio è quel processo maturativo totalmente dipendente dal Sistema Nervoso Centrale in cui un bambino, nei suoi primi anni di vita, acquisisce le seguenti competenze e le abilità:

  • Motorie
  • Cognitive
  • Relazionali
  • Emotive

Il processo dello sviluppo motorio si articola in diverse fasi che si manifestano in una sequenza sempre uguale e universale. Conoscere le fasi dello sviluppo psicomotorio aiuta a individuare tempestivamente possibili anomalie durante la crescita e, dove possibile, trovare un rimedio.

neonato

Quali sono le fasi dello sviluppo motorio?

Le fasi dello sviluppo motorio cominciano a svilupparsi fin dai primo momento di vita ed il loro processo avviene per tappe cronologiche di sviluppo:

  • Dalla nascita ai due mesi: si sviluppano le abilità visive;
  • Dai due ai sei mesi: il bambino ha già sviluppato l’abilità visiva e può quindi a vedere quello che gli piace, cominciando ad integrare quello che sente e percepisce, provando delle sensazioni. In questa fase sviluppa anche la capacità di riuscire a distinguere le parole che ascolta;
  • Dai sei ai nove mesi: si cominciano a sviluppare alcuni aspetti dell’apparato motorio come lo stare in piedi da solo per pochi attimi o riuscire a tenere tra il pollice e l’indice i piccoli oggetti. Durante il sesto mese il bambino sviluppa la capacità di dare un senso al suono e al significato delle parole.
  • Dai nove ai dodici mesi: il bambino comincia a sviluppare la sua memoria e la capacità di ricordare momenti passati, di capire i movimenti e le espressioni di chi si prende cura di lui. Si esprime emotivamente di più, impara a mettersi in piedi da solo e comincia ad interagire a semplici gesti come quello di fare “ciao” con la sua manina o di mandare un bacio.

Nel primi mesi di vita è indispensabile che i genitori possano studiare i comportamenti del bambino al fine di individuare, qualora fosse evidente, un disturbo del sviluppo del bambino. In questo caso sarà necessario il parere di un medico pediatra che, attraverso una visita neuropsichiatrica e l’ausilio di test, confermerà o meno il ritardo o la regressione dello sviluppo.