Video del Dott. Federico Trentani

Chirurgia robotica


Descrizione:

Innovazione importante per il mondo dell’ortopedia è la chirurgia robotica che si è sviluppata a partire dai principi della chirurgia computer assistita. Rivoluzionando totalmente il lavoro quotidiano di chi si occupa di chirurgia protesica, ha cominciato a essere praticata in Italia nel 2010/2011. Quando si parla del robot è fondamentale ricordare che si inquadra un ausilio all’operato del chirurgo che rimane sempre e comunque il primo attore dell’intervento. Il braccio robotico consente di ottimizzare il posizionamento dell’impianto protesico a partire da un modello tridimensionale del ginocchio o dell’anca. Grazie ai dati trasmessi dai sensori posizionati sull’articolazione e all’ausilio del braccio robotico guidato dal chirurgo, è possibile, come già detto, concretizzare un posizionamento ottimale dell’impianto. Quest’ultimo risultato è possibile anche grazie all’integrazione con le tecniche mininvasive che offrono minimo traumatismo ed integrità del tessuto osseo, della capsula, dei legamenti e dei muscoli. In poche parole, ricorrendo al robot il chirurgo ha la possibilità di riprodurre sul paziente quanto pianificato inizialmente sul software. Si tratta di un approccio a tutti gli effetti mini invasivo ed inoltre gli ottimi risultati sono dovuti anche al fatto che la tecnologia robotica ha un margine di errore di 1 mm: se viene superato il suddetto limite il sistema si arresta, evitando che vengano lesi altri tessuti o che l’impianto possa avere delle angolazioni patologiche. Grazie a questo sistema è quindi possibile operare in maniera non invasiva, ridurre gli errori di posizionamento e, di conseguenza, anche i rischi di instabilità dell’impianto protesico, prevenendo anomalie nella concentrazione delle forze di carico sulle varie componenti protesiche.