Video del Dott. Igor Graziato

Fobia sociale


Descrizione:

Il programma standard previsto dal protocollo messo a punto dal Prof. Richard Heimberg propone un ciclo di trattamento di 28 settimane composto da 16 sessioni di #psicoterapia cognitivo-comportamentale. In ogni incontro il paziente viene aiutato a valutare i processi mentali in modo più critico, ad analizzare i pensieri automatici e a prendere contatto con gli schemi disfuzionali appresi e con la propria componente emozionale. Inoltre il paziente, insieme al terapeuta, viene invitato a sperimentare alcune situazioni sociali. Questo genere di lavoro “pratico”, declinato nel quotidiano, garantisce una maggiore efficacia dell’intervento. Secondo la ricerca scientifica oltre l’80% delle persone che soffre di #fobia #sociale potrebbe ridurre i sintomi in modo significativo grazie alla #psicoterapia. Una #fobia #sociale può produrre effetti concreti nell’esistenza di un individuo limitandone la libertà in tanti ambiti sia personali che professionali. Una persona con una fobia sociale potrebbe sentirsi a disagio nel mangiare in un ristorante, nel consumare un caffè in un bar, potrebbe sentirsi in seria difficoltà nell’istaurare un discorso con una persona, potrebbe arrossire improvvisamente, iniziare a sudare e a tremare e quindi a vivere queste situazioni sociali con estrema preoccupazione, con un senso di inferiorità e persino di vergogna. Un po' come accade a Rajesh Ramayan Koothrappali il noto personaggio della sit-com "Big Bang Theory" quando cerca di relazionarsi con gli altri e in particolare con le ragazze. Malgrado l’efficacia della psicoterapia cognitivo-comportamentale sia comprovata molti pazienti che soffrono di fobia sociale rischiano di interrompere il trattamento o di non intraprenderlo proprio. Già solo l’esposizione all’informazione disponibile in rete rischia di far emergere dei meccanismi di evitamento. Secondo la ricerca scientifica oltre l’80% delle persone che soffre di fobia sociale potrebbe ridurre i sintomi in modo significativo. Il trattamento psicoterapico risulta anche più efficace e persistente nel tempo. Ad esempio dopo 5 anni il rischio di recidiva è più elevato nei pazienti che hanno ricevuto solo un trattamento psicofarmacologico. Tuttavia è possibile adottare una combinazione dei due trattamenti per ottenere i risultati migliori.