Video del Prof. Salvatore Sansalone

Il trapianto del pene dopo l’amputazione - Prof. Salvatore Sansalone


Descrizione:

Sono migliaia gli uomini che nel mondo vivono senza pene, a seguito di un’amputazione causata da traumi pelvici (incidenti d’auto o sul lavoro), di circoncisioni mal riuscite (sopratutto nei paesi africani) o effettuata chirurgicamente in presenza di tumori per scongiurare recidive. La diffusione delle malattie a trasmissione sessuale, come i condilomi o l’infezione da HPV è anch’essa un fattore di rischio che potrebbe portare ad un aumento delle richieste di trapianto del pene, un intervento estremamente complesso che ad oggi è stato effettuato solo 3 volte nel mondo e che richiede una equipe altamente specializzata composta da urologi, vascolari e chirurghi plastici. Con incognite quali il rischio di fallimento dell’intervento, il rigetto dell’organo, infezioni, usura del pene con necessità di nuovo trapianto, una terapia immunosoppressiva che potrebbe avere ricadute sulla salute dei reni e favorire l’insorgenza di tumori e non ultimo la possibilità che il paziente rifiuti un organo esterno, per motivi psicologici, e che ne richieda la rimozione (com’è accaduto per il primo trapianto al mondo, nel 2006, ad un paziente cinese). Sul tema del trapianto del pene si sono confrontati i massimi esperti mondiali del tema al Politecnico di Tor Vergata a Roma, l’11 aprile 2018: Co-Presidente e Direttore Scientifico del Congresso “Frontiers in Genito-Urinary Reconstruction” il Prof. Salvatore Sansalone, Direttore del Centro di Chirurgia Genito-Urinaria della Clinica Sanatrix di Roma, intervistato qui per benessere.com tv.