Infertilità inspiegata? Mai perdere le speranze!

Infertilità inspiegata? Mai perdere le speranze!

Editato da: Cecilia Ghidotti il 12/01/2022

Tra i desideri più grandi delle coppie giovani, sicuramente quello avere un figlio ha una priorità quasi assoluta. A volte, però, i desideri impiegano un po’ per diventare realtà. In quest’articolo vedremo come trattare l’infertilità inspiegata senza mai perdere le speranze

Definiamo infertilità inspiegata

Per infertilità inspiegata o idiopatica si intende una condizione per la quale la coppia non riesce a concepire nonostante si presentino le condizioni di:

  • una normale ovulazione;
  • pervietà tubarica bilaterale;
  • spermiogramma nella norma.

Ha una prevalenza fino al 37% delle coppie infertili.

Tecnicamente si dice che una coppia abbia una infertilità inspiegata se non ha concepito entro un anno di tentativi e indagini diagnostiche.

La diagnosi dell’infertilità idiopatica

È fortemente consigliato uno studio della riserva ovarica attraverso:

  • i dosaggi ormonali;
  • la conta dei follicoli antrali;
  • lo studio della pervietà tubarica;
  • lo spermiogramma.

I tassi di gravidanza per ogni ciclo mestruale e per coppie giovani sono intorno al 20%, mentre, per le coppie affette da infertilità inspiegata, sono molto più bassi del normale.

La prognosi è peggiore se la durata dell'infertilità è maggiore di 3 anni e se la donna ha più di 35 anni.

Come gestire l’infertilità inspiegata?

È stato osservato che circa il 40-65% delle coppie con infertilità idiopatica, concepiscono entro 3 anni senza gestione attiva.

Dopo 39 mesi le probabilità di concepimento diminuiscono del 2% per ogni mese, fino ad arrivare al 10% in meno per ogni anno di infertilità.

I fattori prognostici sono:

  1. Età materna: l’atteggiamento di attesa è consigliato per donne giovani con età inferiore a 25 anni e con durata infertilità minore di 3 anni;
  2. Durata infertilità: i tassi di gravidanza sono inversamente proporzionali alla durata dell'infertilità;
  3. Precedente storia ostetrica: le pazienti che hanno concepito spontaneamente in precedenza hanno una prognosi migliore.

In Italia, secondo quanto previsto dalla legge 40/2004, le linee guida in materia di PMA vengono aggiornate ogni 3 anni, in rapporto all'evoluzione tecnico scientifica.

Considerando che l'ultimo aggiornamento risale al 2008 (Ministero della Salute, decreto 11/4/2008; Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, serie generale 101 del 30/4/2008), vengono prese in considerazione le recenti raccomandazioni NICE (National Institute of Clinical Exellence):

  • Il trattamento di prima linea consigliato per l'infertilità inspiegata è una gestione di attesa per 2 anni seguita dalla fecondazione assistita nelle donne con meno di 35 anni;
  • Non è consigliato sottoporre le pazienti a stimolazione ovarica con clomifene e similari, in quanto questi farmaci non sembrano migliorare i tassi di gravidanza;
  • Offrire la fecondazione in vitro alle donne don infertilità inspiegata che hanno provato a concepire per 2 anni;
  • Per le donne con età maggiore di 35 anni, consigliate direttamente tecniche di fecondazione in vitro.

Quali conclusioni possiamo trarre?

Non esiste una risposta definitiva su quale può essere il miglior approccio per le coppie affette da infertilità inspiegata. L'età della paziente e la durata dell'infertilità devono essere sempre considerate per una corretta scelta terapeutica: la fecondazione in vitro è la scelta migliore soprattutto per le donne con più di 35 anni.

Ginecologia e Ostetricia a Taranto