La psicoterapia in età evolutiva: quando è utile?

La psicoterapia in età evolutiva: quando è utile?

Editato da: Claudia Serra il 10/12/2021

La terapia in età evolutiva può essere molto utile. Entrambi i genitori, però, devono essere d’accordo, sottoscrivendo un consenso informato. Ma quando è utile o necessaria? Ce ne parla la Dott.ssa Giuseppina Soldato, specialista in Psicologia

La terapia in età evolutiva

Portare un minore presso uno studio di uno psicologo o di un psicoterapeuta è una scelta che compete esclusivamente a entrambi i genitori

bambini che urlano

Un elemento di particolare importanza, che non si può assolutamente ignorare, è che se sia il padre, sia la madre abbiano integra la loro responsabilità genitoriale poiché devono tutti e due sottoscrivere un consenso informato senza il quale il professionista non potrà incontrare il minore, essendo l’intervento dello psicologo o psicoterapeuta una prestazione sanitaria.

Quando può essere necessario uno psicologo per un minore?

Al fine di valutare l’opportunità o meno di intraprendere questo percorso è fondamentale che il professionista svolga un’attenta raccolta anamnestica della vita, della quotidianità e dell’esordio del disagio rilevato per valutare quanto sia solo una “fatica evolutiva” o quanto sia un disagio rilevante.

Tendenzialmente tutti i minori attraversano delle fasi critiche nella loro crescita. È possibile, però, valutare se sia solo una difficoltà o l’esordio di una futura psicopatologia considerando alcuni elementi quali:

  • il perdurare del sintomo;
  • l’aggravarsi del sintomo;
  • la ricaduta del sintomo nei vari contesti quali casa, scuola, relazioni sociali;
  • quanto il sintomo impedisca al minore di relazionarsi, fare esperienze, apprendere, in modo adeguato in riferimento alla sua età;
  • la presenza di uno stato di pregiudizio (abuso, maltrattamento, incuria, trascuratezza) o di eventi traumatici (lutti, incidenti, malattie gravi).

Pertanto solo nei casi sopra elencati, è utile iniziare un percorso con il minore nel quale verranno comunque coinvolti direttamente o indirettamente anche i genitori, essendo gli adulti di riferimento affettivo, relazionale e quotidiano.

Come si svolge la psicoterapia per i bambini o gli adolescenti?

La terapia in età evolutiva utilizza strumenti differenti da quelli utilizzato con gli adulti. In base all’età del minore si valuterà di utilizzare oltre al colloquio anche il disegno, i giochi simbolici o la lettura di storie.

In psicologia non si esprime una diagnosi di psicopatologia in età evolutiva poiché la personalità del minore si ritiene in evoluzione, a differenza di quanto si può esprimere su un adulto che ha già terminato il suo percorso di crescita.

Una conoscenza del minore strutturata attraverso pochi colloqui può permettere al professionista di dare un rimando alle preoccupazioni dei genitori e delle indicazioni pratiche che spesso possono essere sufficienti a gestire il disagio riportato.

L’età del minore orienta il professionista circa l’intervento da attuare: con i bambini piccoli è più utile lavorare solo con i genitori, quando il bambino è più grande (dagli 8/10 anni) è possibile lavorare con incontri individuali solo con il minore.

Psicologia a Bollate