Metastasi polmonari: che ruolo ha la chirurgia?

Metastasi polmonari: che ruolo ha la chirurgia?

Editato da: Antonietta Rizzotti il 22/09/2022

I polmoni sono il primo organo di diffusione per la maggior parte dei tumori che originano da altri organi. Pertanto il trattamento delle metastasi polmonari rappresenta una tema avvincente ed in continuo sviluppo. Lo sviluppo di tecniche di resezione chirurgica mediante laser rappresenta un contributo importante nella cura di questi pazienti. Ne parla il Prof. Filippo Lococo, esperto in Chirurgia Toracica a Roma

Quali tumori possono dare metastasi polmonari e che sintomi possono dare? 

Le cellule tumorali raggiungono i polmoni attraverso il sangue e colonizzano il polmone, formando le metastasi polmonari.

La maggior parte dei tumori che insorgono nei vari organi possono metastatizzare ai polmoni. Più frequentemente troviamo:

  • Tumori del colon retto
  • Sarcomi (sono i tumori delle parti molli)
  • Tumori del distretto ginecologico
  • Tumori del seno
  • Tumori del rene
  • Melanomi
  • Tumori del distretto testa e collo

Nella maggior parte dei casi non ci sono sintomi specifici associati, soprattutto quando le lesioni sono singole o di poche unità. Una difficoltà di respiro o una tosse, possono insorgere quando le metastasi polmonari sono molto diffuse ai polmoni oppure quando ad esse si associa versamento pleurico (liquido tra il polmone e la cavità toracica).

Trattamenti possibili: qual è il ruolo della chirurgia?

Le terapie sistemiche (chemioterapia ed immunoterapia) rappresentano la chiave del trattamento ma anche la chirurgia ha assunto un ruolo rilevante negli ultimi decenni, integrandosi in molti protocolli di cura combinati.

Il successo di un trattamento chirurgico nei casi di metastasi polmonare dipende fortemente dalla corretta scelta dei pazienti candidati. Il chirurgo deve tenere conto di tante informazioni per capire se c’è spazio per un trattamento chirurgico. Tra i vari fattori che condizionano la scelta chirurgica i più importanti sono:

  • Condizioni cliniche del paziente: l’accurata selezione dei casi parte da un corretto inquadramento del caso clinico (età, comorbidità, ecc.);
  • Sede di partenza: esistono tumori che hanno più possibilità di cura come il tumore al colon retto o alcune forme di sarcoma e altri tumori che, invece, hanno meno possibilità di cura, come ad esempio i tumori del pancreas;
  • Tempo di insorgenza: se le metastasi compaiono a molta distanza dal trattamento del tumore che le ha provocate (in termini di mesi o di anni) le possibilità di cura sono maggiori rispetto ad uno scenario in cui le metastasi compaiono poco tempo il trattamento del tumore primitivo;
  • Numero delle metastasi: molti studi hanno dimostrato che il numero di lesioni condiziona anche la probabilità di cura;
  • Sede delle metastasi: se le metastasi polmonari si trovano in profondità nel parenchima polmonare, la resezione è più complicate e, nelle tecniche standard, dovrebbe prevedere l’asportazione di una maggiore porzione di tessuto polmonare.

Perché utilizzare il laser per asportare le metastasi polmonari?

Le tecniche standard prevedono l’asportazione di parte del tessuto polmonare con delle suturatrici meccaniche. Quando però i noduli da asportare sono multipli (come nelle metastasi polmonari) o molto profondi, tali suturatrici non sempre riescono a contornare il loro taglio alla lesione da asportare. Ed è qui che la chirurgia laser del polmone può essere applicata con notevole successo. In parole semplici, se vogliamo asportare in maniera precisa le lesioni, il fascio laser ci permetterà di contornare la nostra resezione in maniera ottimale, evitando di “tagliare” zone di polmone sano.

Inoltre, quando la lesione è situata in profondità, spesso con le tecniche tradizionali siamo costretti a togliere metà polmone per poter togliere la metastasi. Con la tecnica laser è possibile in molti di questi casi penetrare all’interno del tessuto polmone fino ad individuare la lesione ed asportarla evitando di sacrificare ampie porzioni di polmoni.

medico e paziente

Quali sono i vantaggi pratici della tecnica laser per i pazienti?

Innanzitutto tale metodica non è in realtà così sperimentale poiché è stata introdotta in Germania già alla fine degli anni ’90 e da allora si è diffusa in vari centri in Europa ed in maniera solo minore in Italia. Abbiamo quindi tantissimi studi scientifici sulla sicurezza oltre che sull’efficacia di tale metodica.

Durante le resezioni laser, riusciamo a “risparmiare” molto tessuto polmonare e questo ha 3 vantaggi pratici per il paziente:

  1. Maggiore Funzionalità Respiratoria post-operatoria (meno polmone asportato, più funzione respiratoria preservata);
  2. Minor impatto a medio-lungo termine: nei casi in cui riusciamo ad evitare una resezione polmonare maggiore eseguendo una resezione polmonare minore, l’impatto dell’intervento sull’organismo sarà minore dopo l’intervento (es: tasso di complicazioni, degenza, ecc.);
  3. Maggiori chance di cura: risparmiando tessuto polmonare (es: evitando resezioni maggiori) lasciamo aperta la possibilità per eseguire un eventuale re-intervento nei casi in cui le lesioni dovessero tornare e fosse indicato andare nuovamente a riasportarle. Se invece con le tecniche standard la porzione di polmone che asportiamo è maggiore, non c’è spesso sufficiente riserva respiratoria per eseguire un ulteriore trattamento chirurgico.

Infine, le nuove tecnologie permettono di eseguire le resezioni polmonari laser anche attraverso tecniche mini-invasive, cioè mediante piccole incisioni toracoscopiche di 3-5 cm. Pertanto l’intervento con il laser risulterà meno invasivo perché minore sarà la porzione di polmone che viene rimossa e meno invasivo per via delle piccole incisioni che verranno eseguite.

Chirurgia Toracica a Roma