Traumi vascolari: cosa sono e come reagire

Traumi vascolari: cosa sono e come reagire

Editato da: Marta Buonomano il 19/01/2024

Il Dott. Filippo Napoli, esperto in Chirurgia Vascolare a Roma, ci insegna a distinguere i tipi di trauma vascolare e ci spiega cosa fare in una situazione d’emergenza

Che cos'è un trauma vascolare?

Un trauma vascolare è una lesione che interessa le arterie e/o le vene di qualunque parte del nostro corpo a seguito dei più disparati eventi traumatici: incidenti stradali, lesioni da taglio o da proiettili, fratture ed esami diagnostici invasivi (lesioni da cateteri o guide in corso di angiografie o coronarografie).

Traumi vascolari penetranti

Nel caso di lesioni causate da coltelli, altri strumenti taglienti o da proiettili, parliamo di ferite penetranti. La lama può recidere completamente o parzialmente un vaso, anche situato profondamente, causando una emorragia interna o esterna. Se viene colpita una arteria (sangue ad alta pressione) si avrà una perdita di sangue più copiosa all'inizio: come regola generale si può dire che i monconi dell'arteria lesionata tendono a contrarsi per limitare l'emorragia. Se viene invece lesionata una vena (sangue a bassa pressione) questo meccanismo di contrazione si verifica solo parzialmente e le perdite di sangue, se non si comprime la ferita, possono essere anche più abbondanti.


Posizionare a scopo emostatico un laccio o una cintura a monte di una ferita sanguinante ferma l'emorragia arteriosa ma aumenta il sanguinamento di una lesione venosa.

Traumi vascolari non penetranti

I vasi sanguigni possono essere anche contusi, cioè lesionati da traumi non penetranti. Gli esempi sono numerosi, come il classico trauma della gabbia toracica che urta il volante della macchina durante un incidente stradale ad alto impatto (l'aorta toracica può essere lesionata per un meccanismo di decelerazione improvvisa). Lo stesso meccanismo si può verificare nelle cadute da una certa altezza. Ci sono poi le contusioni violente a carico degli arti (superiori o inferiori): in questo caso si ha una lesione della parte interna del vaso, a contatto con il sangue, che causa la formazione di un trombo che ostruisce il vaso provocando una ischemia (mancanza di apporto di sangue) dell'arto interessato.

In generale questo tipo di lesioni (soprattutto agli arti inferiori) sono le più numerose. Anche le fratture ossee scomposte, siano esse aperte sulla cute o chiuse, possono determinare un’ischemia per compressione diretta dell'arteria da parte dell'osso o di qualche frammento di esso. Il mancato riconoscimento di questa complicazione può determinare la morte dei tessuti con il rischio di amputazioni più o meno estese.

Cosa fare in caso di trauma vascolare?

I traumi vascolari non sono frequenti ma possono verificarsi nella vita di tutti i giorni e possono risultare fatali se non trattati con grande tempestività. Nei paragrafi precedenti abbiamo infatti individuato alcune situazioni (incidente stradale, lesioni da taglio, fratture, danni da cateteri in corso di procedure invasive) che possono capitare ad ognuno di noi, anche nell'ambito domestico. In tutti questi casi è necessario fare subito qualcosa:

  • Comprimere la ferita esercitando una compressione manuale, decisa e continuativa, fino all'arresto dell'emorragia. Questa è una manovra che può salvare una vita.
  • Chiamare il 118 per immediato soccorso.
  • Non rimuovere eventuali taglienti prima dell'arrivo dei sanitari.
  • Provare a posizionare un laccio o una cinta a monte della ferita sanguinante: se il sanguinamento cessa è verosimilmente di origine arteriosa e la manovra è utilissima, se aumenta, rimuovere il laccio e sollevare l'arto (superiore o inferiore). Nel caso ad esempio di sanguinamento post-traumatico di varici degli arti inferiori, sollevare l'arto e poi comprimere.

Una volta che il paziente è stato trasferito in ambiente ospedaliero, i sanitari, sulla base dell'esame clinico e di esami diagnostici (Angio TC, Angiografia, Risonanza Magnetica), decideranno il percorso terapeutico più appropriato, che può essere diverso da caso a caso.

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