L'ablazione laser transperineale (TPLA) della prostata mediante il sistema Echolaser (Echolaser TPLA, Elesta S.p.A., Calenzano, Italia) è una nueva tecnica mininvasiva che fornisce un'ablazione termica del tessuto prostatico grazie all'interazione laser-tessuto che induce la morte cellulare. La necrosi coagulativa risultante porta a un riassorbimento post-necrotico dell'area trattata. Approfondiamo l’argomento con il Dott. Daniele Porru, Urologo a Milano.
Il progetto di consenso Delphi: metodologia e partecipanti
Esperti italiani e internazionali di iperplasia prostatica benigna (IPB) e cancro alla prostata (PCa) hanno partecipato a un progetto di consenso collaborativo. Durante due round, hanno espresso le loro opinioni su Echolaser TPLA per il trattamento di IPB e PCa rispondendo a questionari online su indicazioni, metodologia e potenziali complicazioni di questa tecnologia. Il livello di accordo o disaccordo per raggiungere il consenso è stato fissato al 75%.
Raccomandazioni sull’uso della TPLA per l’IPB
È stato raggiunto un accordo su/la raccomandazione di Echolaser TPLA come trattamento dell'iperplasia prostatica benigna (IPB) in pazienti con ampio intervallo di volume della prostata, da <40 ml (80%) a >80 ml (80%), comorbilita (100%), trattamento antipiastrinico o anticoagulante (96%), catetere a permanenza (77%), e forte volontà di preservare lafunzione eiaculatoria (100%).
Potenziale impiego della TPLA nel carcinoma prostatico
La maggior parte degli intervistati ha concordato che Echolaser TPLA è una potenziale opzione per il trattamento del PCa localizzato (78%) e lo ha raccomandato per il PCa a basso rischio (90%). Gli esperti hanno concluso che può essere utilizzato per il carcinoma prostatico con rischio intermedio e dovrebbe essere proposto come alternativa efficace alla prostatectomia radicale per pazienti con forte volontà di evitare l'incontinenza urinaria e la disfunzione sessuale.
Sicurezza dell’approccio transperineale
Quasi tutti i partecipanti hanno concordato che l'approccio transperineale di questa tecnica di risparmio di organi é piu sicuro degli approcci transrettali e transuretrali tipici di altre tecniche.
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Dimissione precoce e tempi di recupero
Si é convenuto che i pazienti possono essere dimessi 2-4 ore dopo la procedura, nonostante la maggior parte degli studi abbia riportato un ricovero ospedaliero di 1-2 giorni. Esistono due recenti studi clinici in cui i pazienti sono stati dimessi in sicurezza lo stesso giorno del trattamento, se non si sono verificate complicazioni durante il periodo di osservazione di 2 e 3 ore, come ad esempio la necessita di mantenere il catetere per alcuni giorni dopo la procedura.
Conclusione
Disponiamo di una nuova promettente possibilità di trattamento mini-invasivo dell’ipertrofia prostatica benigna, che permette di non assumere farmaci a lungo termine, un rapido recupero e la conservazione della funzione eiaculatoria. Risulta ancora da approfondire l’impiego in casi selezionati per il trattamento del carcinoma prostatico a rischio intermedio.
Bibliografia
Laganà A, Di Lascio G, Di Blasi A, Licari LC, Tufano A, Flammia RS, De Carolis A. Ultrasound-guided SoracteLite™ transperineal laser ablation (TPLA) of the prostate for the treatment of symptomatic benign prostatic hyperplasia (BPH): a prospective single-center experience. World J Urol 2023 Apr;41(4):1157-1162. doi: 10.1007/s00345-023-04322-1. Epub 2023 Feb 28.