Alluce valgo: come e quando intervenire chirurgicamente

Pubblicato il: 03/02/2016 Editato da: Antonietta Rizzotti il 18/12/2023

L’alluce valgo, conosciuto comunemente come borsite, può provocare un grande dolore per chi ne soffre. Per questo è importante sapere quando intervenire e quali sono rischi e vantaggi dell’operazione, questioni che ci chiarisce un medico specializzato in Ortopedia e Traumatologia, nell’articolo che segue 

Credenze tradizionali dei pazienti che soffrono di alluce valgo

I pazienti che soffrono di alluce valgo (borsite) pensano che l’operazione sia necessaria quando compare un dolore molto forte relativa all’esostosi (ovvero alla formazione di un osso su un altro osso), accompagnato dalla difficoltà a indossare le scarpe.

Se la parte anteriore del piede presenta deformazioni multiple e fra queste c’è la borsite, è il caso di sottoporsi a un intervento chirurgico. Bisogna ricordare che se si correggono altri problemi come il dito a martello ma non l’alluce valgo, le dita torneranno a deformarsi. Solo nei pazienti in età avanzata e in uno stato di salute non buono, si può non osservare questa regola.

Non bisogna correggere solo la parte ossea in eccesso

Estirpare solo la parte dell’osso in eccesso è uno degli errori più frequenti e gravi. Nella maggior parte dei casi, questo ci condurrà a una riduzione del problema assolutamente insufficiente, per non dire nulla, dato che l’origine della deformazione proviene da due elementi: la deviazione del metatarso e del dito.

Per correggere l’alluce valgo bisogna effettuare una Osteotomia (ovvero tagliare parte dell’osso per correggere la deformità) al metatarso e alla prima falange del pollice, cambiando la sua posizione fino a conseguire un perfetto posizionamento. Per ultimo, ovviamente, bisogna eliminare l’escrescenza ossea. 

Errori frequenti

Un altro errore frequente è quello di intervenire su entrambi i piedi allo stesso tempo (se ovviamente il paziente presenta alluce valgo su entrambi i piedi). Normalmente si raccomanda di operare per primo il piede più doloroso, affinché si possa utilizzare l’altro per camminare, fin quando il recupero del piede operato non sia totale.

Ai giorni d’oggi, per operare l’alluce valgo, si utilizza la chirurgia percutanea, ovvero una tecnica minimamente invasiva che permette una minore sofferenza per il paziente, rispetto alle tecniche tradizionali usate in passato.

Successo della chirurgia percutanea

Questo tipo di chirurgia permette di correggere approssimativamente il 90% degli alluci valghi, mentre per il resto si utilizza la chirurgia aperta tradizionale.

Tra i vantaggi della chirurgia percutanea, troviamo la riduzione delle cicatrici, che saranno minime, un rapido recupero post-operatorio e l’uso di scarpe normali dopo non molto tempo dall’operazione, incluse le scarpe con i tacchi alti. 

Ortopedia e Traumatologia a Milano

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