Alluce valgo: di cosa si tratta?

Alluce valgo: di cosa si tratta?

Editato da: Valentina Rubino il 10/05/2023

Più di un terzo delle donne e molti uomini soffrono di questo fastidio, complici scarpe non adeguate e una predisposizione del singolo. Non tutti i casi sono uguali e non esiste una soluzione univoca. Ne parla il Dott. Salvatore Lotito, esperto in Ortopedia e Traumatologia ad Andria

Che cos’è l’alluce valgo?

L’alluce valgo, chiamato in gergo tecnico “abdotto valgo” e conosciuto come “cipolla”, è una patologia che interessa l’avampiede e risulta essere una tra le più diffuse. Consiste principalmente nella deformazione dell’avampiede, che presenta prima una deviazione laterale delle falangi, mentre la testa del primo metatarso devia verso l’interno. In alcuni casi, può verificarsi anche la sovrapposizione all’alluce del secondo dito.
Il dolore che provoca l’alluce valgo è causato dal sovraccarico dei metatarsi laterali e dall’infiammazione dei tessuti che circondano la testa del primo metatarso.   

Quali possono essere le cause?

Una delle cause dell’alluce valgo è l’ereditarietà, ossia che venga tramandata da genitore in figlio. È infatti frequente il riscontro di tale patologie in più persone della stessa famiglia. Bisogna anche dire che questa patologia affligge soprattutto le donne, tanto per una ragione ormonale quanto per le calzature utilizzate. Indossare spesso scarpe con il tacco alto e con la punta stretta può favorire lo sviluppo dell’alluce valgo.  

Quali sono i sintomi?

In un primo momento l’alluce valgo può anche non presentare alcun tipo di sintomo; successivamente, con il passare del tempo, iniziano a presentarsi vari problemi dovuti alla postura e all’andatura, oltre a un dolore intenso continuo, dovuto al sovraccarico delle teste dei metatarsi laterali(secondo-terzo). Più in generale, i principali sintomi sono:

  • La sporgenza visibile alla base del primo dito
  • Pelle rossa, lucida e dolente sulla testa del primo metatarso
  • Presenza di un’ulcera cutanea con perdita di liquido fisiologico (nei casi gravi di borsite)
  • Deformazione delle dita laterali (dito a martello)
  • Formazione di duroni sotto la pianta del piede, in corrispondenza del secondo e terzo dito
  • Deformazione della scarpa
  • Usura laterale della suola

Quali sono i possibili trattamenti?

Per la cura dell’alluce valgo è possibile fare ricorso a vari trattamenti. Se la deviazione del dito non è eccessiva e il dolore non è molto acuto, si può fare ricorso a un trattamento conservativo con il fine di rallentare lo sviluppo della patologia e di limitare le deformazioni. Questi rimedi naturali, che hanno lo scopo di ridurre i dolori e i disturbi dell’alluce valgo, possono consistere nell’indossare scarpe comode e larghe, utilizzare plantari anatomici correttivi, fare uso durante la notte di divaricatori in silicone per separare le dita e, infine, fare ricorso a un tutore correttivo che immobilizza l’alluce e ne favorisce l’allineamento con le altre dita.
Se, invece, il disturbo risultasse totalmente invalidante, è bene optare per un intervento chirurgico.

In cosa consiste l’intervento?

Oggigiorno, la tecnica classica di chirurgia aperta viene sostituita da quella percutanea mininvasiva, che viene effettuata in modalità day hospital con anestesia locale, anche se, in casi particolari, viene ancora suggerito un intervento di osteotomia (recisione di un osso) per la deviazione delle ossa. Questo intervento, che viene eseguito con incisioni piccolissime, utilizza strumenti di ultima generazione dalle dimensioni incredibilmente ridotte che permettono un risultato affidabile e duraturo nel tempo.     

È possibile prevenirlo?

L’unica prevenzione dell’alluce valgo che possiamo consigliare, è evitare di utilizzare scarpe con punta stretta e tacco alto, poiché provocano l’aumento della pressione sull’alluce, causando anche una postura non naturale.   

Ortopedia e Traumatologia a Andria