Il glaucoma è una patologia oculare cronica e progressiva che danneggia il nervo ottico, e che in Italia rappresenta una delle principali cause di cecità irreversibile, soprattutto nelle fasce di età più avanzate. La diagnosi precoce e la terapia adeguata sono fondamentali per rallentarne l’evoluzione. A proposito di terapie, oltre ai colliri quali abbiamo a disposizione? Risponde il Dott. Daniele Di Clemente, Oculista a Roma.
La terapia topica è davvero l’unica opzione?
I colliri rappresentano la prima linea di trattamento per la maggior parte dei pazienti affetti da glaucoma. Questi farmaci topici agiscono riducendo la produzione di umore acqueo o aumentando il suo deflusso, abbassando così la pressione intraoculare.
Tuttavia, non tutti i pazienti riescono a seguire correttamente il trattamento con colliri: difficoltà motorie, effetti collaterali, intolleranze o semplice dimenticanza possono compromettere l’efficacia della terapia. In questi casi, esistono valide alternative terapeutiche.
Terapie laser: una soluzione minimamente invasiva
Una delle opzioni più diffuse è la trabeculoplastica laser selettiva (SLT). Questa tecnica ambulatoriale utilizza impulsi laser per stimolare il trabecolato (la rete di drenaggio dell’occhio), migliorando il deflusso dell’umore acqueo.
La SLT è indicata sia come terapia di prima linea, sia nei casi in cui i colliri non siano efficaci o tollerati. Ha il vantaggio di essere indolore, ripetibile nel tempo e di avere un basso profilo di effetti collaterali.
Chirurgia: quando le altre opzioni non bastano
Nei casi più avanzati o resistenti, può rendersi necessaria una chirurgia filtrante. La trabeculectomia è l’intervento chirurgico tradizionale più utilizzato: crea un nuovo canale di drenaggio per l’umore acqueo, abbassando la pressione oculare in modo efficace e duraturo.
Negli ultimi anni si stanno diffondendo anche le cosiddette tecniche MIGS (Minimally Invasive Glaucoma Surgery), meno invasive rispetto alla trabeculectomia e adatte a fasi meno avanzate della malattia.
Impianti drenanti e dispositivi innovativi
In pazienti che non rispondono né alla terapia medica né a quella chirurgica tradizionale, si possono utilizzare impianti drenanti. Questi dispositivi, come gli shunt o valvole, consentono un drenaggio controllato del fluido intraoculare, mantenendo stabile la pressione.
Alcuni impianti sono anche combinabili con interventi di cataratta, ottimizzando così tempi e risultati.
Un approccio personalizzato
La scelta della terapia dipende da numerosi fattori: tipo di glaucoma, gravità, età del paziente, capacità di aderire alla terapia e risposta ai trattamenti precedenti. Per questo è fondamentale un approccio personalizzato, sotto la guida dell’oculista specialista.
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Conclusioni
Sebbene i colliri siano ancora la terapia più diffusa per il glaucoma, non sono l’unica opzione disponibile. Laser, chirurgia e dispositivi innovativi offrono valide alternative, soprattutto quando la terapia topica non è efficace o non tollerata. Un monitoraggio costante e una valutazione individuale da parte dello specialista sono essenziali per preservare la vista nel tempo.