Aneurisma dell’aorta: sai come viene trattato?

Aneurisma dell’aorta: sai come viene trattato?

Editato da: Antonietta Rizzotti il 14/03/2023

Per aneurisma aortico si intende una dilatazione permanente dell’arteria più grande presente nel nostro organismo, l’aorta. Questa arteria attraversa il torace e l’addome ed ha la funzione di portare il sangue dal cuore ai vasi del collo, ai reni, all’intestino ed agli arti inferiori. Il Dott. Francesco De Santis, esperto in Chirurgia Vascolare a Roma, spiega come viene trattato l’aneurisma dell’aorta

Quali sono le cause che determinano un aneurisma aortico?

Non è stata ancora individuata una causa precisa che favorisca lo sviluppo di un aneurisma ma sembra che l’ipertensione arteriosa, il fumo e soprattutto la familiarità, “avere avuto altre persone in famiglia affette da questa patologia”, abbiano un ruolo non trascurabile nello sviluppo di questa patologia a livello sia dell’aorta addominale che dell’aorta toracica.

Nella stragrande maggioranza dei casi questa patologia rimane a lungo asintomatica, “non da nessun sintomo”, fino a quando l’aneurisma non si rompe provocando una grave emorragia interna che può essere molto spesso mortale. La maggior parte degli aneurismi aortici viene quindi scoperta casualmente con una ecografia o una TAC eseguite per altre ragioni.  

In che modo viene trattato l’aneurisma aortico?

Il trattamento di un aneurisma aortico era fino a 20-25 fa di “tipo chirurgico”. Si trattava di un intervento molto impegnativo per il paziente che comportava l’apertura dell’addome, la preparazione dell’aorta e la sua sostituzione con un tubo di materiale sintetico. Oggi questo intervento viene, al contrario, eseguito nella stragrande maggioranza dei casi per “via endovascolare”. Questo trattamento è molto meno pesante rispetto al trattamento chirurgico tradizionale e può essere molto spesso eseguito in “anestesia locale e per via percutanea. Il “trattamento endovascolare” degli aneurismi dell’aorta consiste nel pungere in anestesia l’arteria femorale, che si trova a livello dell’inguine, ed attraverso questa arteria portare “dall’interno” un “tubo ricoperto” fino a livello dell’aneurisma con lo scopo di escluderlo dalla circolazione arteriosa; ciò evita che la pressione del sangue provochi la rottura dell’aneurisma stesso.  

Che durata ha il trattamento endovascolare?

In riferimento al decorso post-operatorio, mentre l’intervento chirurgico tradizionale durava, anche in mani esperte, molte ore e prevedeva un decorso post-operatorio piuttosto lungo e complicato di almeno una settimana, il trattamento endovascolare che comporta molto spesso, come visto in precedenza, la sola puntura dell’arteria femorale in anestesia locale, dura in genere da una a due ore e prevede la dimissione del paziente dopo solo un paio di giorni dall’intervento.

I candidati ideali al trattamento endovascolare sono quindi di conseguenza i pazienti anziani o i soggetti affetti da patologie significative quali:

  • Cardiopatia
  • Diabete
  • Patologie polmonari
Angiologia a Roma