Anoressia, quando il rifiuto del cibo diventa sinonimo di bellezza

Anoressia, quando il rifiuto del cibo diventa sinonimo di bellezza

Editato da: Antonietta Rizzotti il 04/10/2023

I Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA) rappresentano tutte quelle problematiche legate principalmente alla sfera psichiatrica, e che riguardano la relazione tra le persone e il cibo. Il Prof. Giuseppe Merra, esperto in Gastro-Nutrizione a Roma, espone le cause principali dell’anoressia

Quali sono i Disturbi del Comportamento Alimentare?

Anoressia e bulimia sono i principali disturbi del comportamento alimentare. La bulimia è strettamente legata all’alimentazione, secondo la quale una persona tende ad alimentarsi e ad ingurgitare un’eccessiva quantità di cibo e a trovare il modo per non metabolizzarlo, con l’obiettivo di non ingrassare.

L’anoressia, invece, è una patologia caratterizzata dal rifiuto del cibo per la paura di ingrassare.

Attraverso quali criteri è possibile definire anoressica una persona?

I criteri volti a confermare la diagnosi di anoressia sono raccomandati dai manuali di Psichiatria e sono:

  • Magrezza estrema;
  • Forte paura di ingrassare anche in presenza di evidente sottopeso;
  • Preoccupazione estrema per il peso e l'aspetto fisico;
  • Amenorrea nei soggetti di sesso femminile (sospensione del ciclo mestruale) da almeno tre cicli consecutivi dopo il menarca;
  • Osteopenia, causata dalla diminuzione della densità minerale ossea;
  • Osteoporosi, forma più grave dell’osteopenia;
  • Calo del desiderio sessuale e conseguente disfunzione erettile per gli uomini;
  • Cefalea;
  • Carie dentaria;
  • Diminuzione della capacità di concentrazione sotto stress;
  • Ipoglicemia;
  • Pancreatite cronica;
  • Diminuzione della conta dei leucociti nel sangue;
  • Depressione (incidenza che va dal 25% all'80% e che può persistere dopo la guarigione).

Quali sono le cause principali dell’anoressia?

L’anoressia è una patologia che scaturisce da cause biologiche e sociali.

Nel primo caso si assiste all’alterazione della grelina, l’ormone grazie al quale viene stimolato l’appetito. Il suo mal funzionamento potrebbe favorire la comparsa di gravi malattie come l’obesità, oltre che all’anoressia nervosa. La ricerca ha inoltre mostrato che, sia l’attività dei neuropeptidi della tiroide che la diminuzione della “leptina” (ormone responsabile del peso corporeo) possono favorire l’anoressia.

Nel secondo caso, esistono vari fattori che possono essere causa della patologia:

  • Un familiare affetto da disturbo del comportamento alimentare o che ne abbia sofferto;
  • Crescere in una famiglia dove vi è una grave mancanza di comunicazione interpersonale, in cui è difficile esprimere le proprie emozioni;
  • Significativi problemi di autostima;
  • Forti delusioni affettive;
  • Gravi problemi relazionali nella coppia;
  • Appartenere a gruppi sociali in cui si dà un’eccessiva importanza al controllo del peso (ballerini, moda, determinate discipline sportive);
  • Vivere in una grande città del mondo occidentale, in cui si tende ad enfatizzare e a considerare il concetto di magrezza come un fattore positivo;
  • Soffrire di un disturbo della personalità;
  • Essere eccessivamente influenzati dai mass media che mostrano canoni di bellezza totalmente differenti da quelli propri.
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