Ansia, depressione e Covid-19
Il Prof. Ascanio Giuseppe Vaccaro, esperto in Psichiatria a Milano, ci spiega quali sono stati i risvolti psicologici del Covid-19 sulla popolazione
In che modo il Coronavirus ha influito psicologicamente sulla nostra vita?
Gli italiani che afferiscono ai Servizi Pubblici di Salute Mentale operanti sull’intero territorio nazionale sono circa 900.000. Quelli che afferiscono ai servizi gestiti da privati sono difficilmente calcolabili, ma è verosimile che siano altrettanti. Sta di fatto che i dati epidemiologici sui disturbi psichiatrici fanno pensare a ben altre cifre, che vanno da 5 a 8 milioni di italiani. Da quando la pandemia da Sars-Cov-2 ha colpito il nostro Paese, oltre che il resto del mondo, il disagio e il malessere psichico è salito in modo esponenziale. Del resto sarebbe stato impensabile che un evento stressante di questa portata avesse risparmiato vasti strati della popolazione. Lo stress cronico ossia di lunga durata aumenta la risposta del sistema immunitario (cortisolo) e innesca processi infiammatori alimentati dalla cascata di molecole proteiche (citochine). La risposta allo stress è variabile da persona a persona ed è anche una risposta qualitativa (gestione dello stress) oltre che quantitativa. Risultato: molte nuove persone, che non avevano mai avuto particolari problemi psichici, hanno provato un senso di impotenza, di smarrimento, di pericolo grave con sindromi miste ansioso depressive.
Ansia e depressione: condizioni generalizzate in tempo di Covid-19?
È del tutto evidente che la pandemia ha evidenziato un incremento dei disturbi d’ansia variabile in diverse aree del pianeta dal 15-17% al 20-21%, l’Italia sembra in linea con tali dati. Anche i dati relativi alla depressione sono passati dal 26-27% Al 28-29%. Ansia e depressione sono anche risposte fisiologiche che possono indicarci la via d’uscita da certi eventi stressanti di vita; si parla di patologia quando si rilevano segni clinici indicati nei manuali diagnostici e statistici psichiatrici, che ogni psichiatra padroneggia e utilizza ai fini di diagnosi e terapia. La pandemia da virus è diventata sempre più una sindemia ossia una correlazione tra più malattie, tra cui quelle psichiatriche. La sindemia riguarda anche i gravi problemi generatisi nell’ambito dell’economia, ambiente, socialità, relazioni e affetti. La sindemia ha generato inoltre una riduzione netta di molte prestazioni sanitarie specialistiche e non, riduzione degli accessi agli ambulatori e al pronto soccorso, la quasi sospensione di molte attività chirurgiche. È lecito pertanto pensare che siano peggiorate altre malattie e siano aumentate le morti non legate direttamente al Covid-19.
Come riuscire a rialzarsi?
In questo delicato periodo è ancora più importante del solito chiedere aiuto a persone competenti, psichiatri e psicoterapeuti, quando si percepisce di perdere la capacità di gestire lo stress, quando i disturbi ansiosi e depressivi o altri disturbi psichiatrici sovrastano la persona, diventano pervasivi e inflazionano il funzionamento psichico globale. La telemedicina e le videochiamate sono un efficace intervento terapeutico, anche quando è sconsigliabile la visita di persona.