Arrossamenti della cute: quando si può parlare di rosacea?

Arrossamenti della cute: quando si può parlare di rosacea?

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Scritto da: La redazione di Top Doctors
Editato da: Gloria Conalbi il 17/07/2019

La rosacea è una patologia che colpisce la pelle determinandone uno stato infiammatorio cronico. Il Prof. Alfredo Rebora, esperto in Dermatologia a Genova, ci spiega di più

Che cos’è la rosacea?

La rosacea è una dermatosi cronica, ovvero una malattia infiammatoria cronica della pelle; ne soffrono soprattutto le persone di carnagione chiara e di mezza età, e le più colpite sono le donne. Questa patologia determina un arrossamento della cute del viso, soprattutto sulle guance, sul naso e sulla fronte. La pelle del viso può presentare pustole, vasi sanguigni dilatati (teleangectasie) e piccole lesioni cutanee (papule). Talvolta, la cute può essere interessata da un ispessimento importante (ipertrofia dei tessuti). Una delle zone più colpite da questo sintomo è il naso: in questa zona del viso, se non curata, la rosacea può sfociare nel rinofima. Quest’ultimo causa una deformazione del naso, che presenta un aspetto irregolare e bulboso. È facile intuire come nelle sue forme più gravi la rosacea può avere un impatto molto negativo sulla percezione di sé e sul benessere psicologico di chi ne è colpito.

Come si manifesta la rosacea?

Si distinguono 4 diversi stadi della malattia:

  • Primo stadio: rosacea eritematosa. Chi ne soffre arrossisce all’improvviso con una certa frequenza; gli episodi di rossore sono accompagnati da bruciore alla cute. Dopo qualche tempo compaiono piccoli capillari sul viso (teleangectasie);
  • Secondo stadio: rosacea papulo-pustolosa. Ai sintomi del primo stadio si aggiungono pustole e papule sul viso; si differenzia dall’acne perché non vi sono punti neri;
  • Terzo stadio: rosacea fimatosa. La cute del viso comincia a ispessirsi sulle zone del mento, del naso, della fronte, delle orecchie o degli zigomi. È in questo stadio che queste zone del viso possono iniziare a deformarsi (come nel caso del rinofima per il naso);
  • Rosacea oculare. La patologia raggiunge la zona degli occhi in ognuno degli stadi precedenti e causa congiuntivite, infiammazione della cornea (cheratite) o infiammazione cronica del margine delle palpebre (blefarite).

Quali sono le cause della rosacea?

La rosacea è probabilmente una patologia multifattoriale, ovvero causata da molteplici fattori contemporaneamente. È probabile che la patologia parta dallo stomaco e dalla sua infiammazione, spesso causata da un’infezione da Helicobacter Pylori. Ciò che può peggiorare le manifestazioni della rosacea sono fattori che aumentano l’afflusso sanguigno al viso, quali per esempio il consumo di cibi e bevande molto caldi e speziati, il consumo di alcool, vivere in paesi con temperature molto calde o molto fredde, sottoporsi a grandi sforzi fisici o a bagni di calore (sauna o bagno turco), vivere in luoghi molto assolati o molto ventosi. Altre concause possono essere stress emotivi (spesso si arrossisce per imbarazzo o per arrabbiature), la menopausa (che causa vampate di calore) o problemi della circolazione sanguigna. L’applicazione di pomate cortisoniche, dopo un effimero miglioramento, peggiora decisamente la condizione. La patologia può essere dovuta inoltre a predisposizione genetica.

Quali sono i sintomi?

I sintomi più comuni nei primi stadi della malattia sono i seguenti:

  • Infiammazione e rossore del viso, associato a sensazioni di bruciore e gonfiore, talvolta leggermente dolorose;
  • Comparsa di capillari visibili sul viso (teleangectasie);
  • Comparsa di pustole.

Nel caso in cui si soffra frequentemente di questi sintomi, è opportuno contattare un dermatologo per diagnosticare la rosacea ed evitare una sua acutizzazione.

Come vengono diagnosticati?

Poiché non vi sono esami di laboratorio in grado di diagnosticare la rosacea, il dermatologo effettua un esame obiettivo per verificare la presenza dei sintomi cutanei tipici della malattia. È dunque fondamentale rivolgersi a uno specialista con esperienza nel campo di questa patologia: i suoi segni distintivi, infatti, potrebbero essere confusi con quelli di altre patologie croniche della pelle.

Quali sono i trattamenti?

Poiché si tratta di una malattia cronica che non può essere curata in modo definitivo, le terapie per la rosacea hanno l’obiettivo di limitare i sintomi, evitare la progressione della patologia e, laddove possibile, eliminare le lesioni cutanee già in corso. Tra i trattamenti più efficaci vi è l’applicazione sul volto di un farmaco antielmintico (o antiparassitario) in crema, che permette di sgonfiare e sfiammare le zone del viso già lesionate. Il trattamento della gastrite con preparati per bocca è molto utile. Per trattare i vasi sanguigni dilatati sul viso, sono a disposizione dei pazienti trattamenti di chirurgia laser, di luce pulsata e di elettrochirurgia. Se la malattia ha già raggiunto lo stadio del rinofima, questo inestetismo può essere corretto tramite laser o tramite operazione chirurgica per rimuovere il tessuto in eccesso. È inoltre importante effettuare un cambiamento nel proprio stile di vita, seguendo alcuni accorgimenti:

  • Evitare accuratamente i cibi e le bevande molto caldi, piccanti o speziati;
  • Evitare l’assunzione di alcool;
  • Proteggere il volto dal sole (con una protezione solare adeguata) e dal vento (con una sciarpa);
  • Evitare di sottoporsi a shock termici.
Dermatologia