Artroscopia del ginocchio: rispondiamo ad alcuni dubbi!

Editato da: Sharon Campolongo il 09/10/2023

La chirurgia artroscopica è una preziosa opzione terapeutica, alla portata di tutti i pazienti ortopedici (indipendentemente dall'età), che consente di operare all'interno dell'articolazione senza aprirla a differenza da quanto avviene con le metodiche classiche

Perché è così diffusa?

La sua grande diffusione è riconducibile a diverse caratteristiche tra cui:                                                   

  • minima invasività locale;                                                                                                                            
  • brevità di esecuzione chirurgica e conseguente riduzione dei tempi anestesiologici;                         
  • scarsità di complicanze intra- e post-operatorie;                                                                                                     
  • buon risultato funzionale;                                                                                                              
  • ripresa delle attività quotidiane, dell’attività lavorativa e di quella sportiva in tempi contenuti rispetto alle precedenti tecniche “a cielo aperto”.

Infatti, l’artroscopia si basa sull'utilizzo di un particolare strumento, chiamato artroscopio, che è sostanzialmente un sottile tubo metallico, di dimensioni simili a una cannuccia da bibita, che contiene una fonte di luce e una telecamera e, attraverso un cavo a fibre ottiche, trasmette le immagini allo schermo di un video. Il chirurgo può cosi visionare l'interno dell'articolazione e, mediante l'uso di strumenti miniaturizzati, intervenire sulle lesioni riscontrate.  

ginocchia di ragazza

Per quali patologie si impiega?

Le patologie più frequentemente trattate sono:  

  • lesioni meniscali
  • lesioni dei legamenti crociati      
  • lesioni cartilaginee ed osteocondrali               
  • asportazione di corpi mobili       
  • lesioni sinoviali               
  • lesioni complesse post-traumatiche                  

Come avviene l’intervento?

Quasi tutti gli interventi vengono realizzati in regime di day-hospital, ovvero con dimissione in giornata, oppure in regime di day-surgery, ossia con solo una notte di degenza.

L’artroscopia deve essere eseguita in anestesia, generalmente spinale o generale; la scelta, ovviamente, spetta all’anestesista in accordo con le preferenze del paziente.

Il chirurgo, effettuate delle piccole incisioni cutanee per permettere l'introduzione degli strumenti, provvederà a riempire l’articolazione con un liquido sterile per espanderla e renderne più facile l’esame. In questo modo, procederà ad ispezionare tutta l'articolazione, con il fine di confermare la diagnosi preoperatoria, e successivamente passerà al trattamento delle lesioni riscontrate. Al termine della procedura, disinfettate le ferite e copertele con medicazioni sterili, si effettuerà una fasciatura compressiva del ginocchio che andrà rimossa dopo alcuni giorni.

Dopo l'intervento il chirurgo potrà dare consigli mirati sull'utilizzo di stampelle o tutori per sostenere e proteggere l’articolazione, sul percorso riabilitativo e sulla durata della convalescenza e l'eventuale ripresa dell'attività lavorativa.

Questa tecnica è sicura, tuttavia può comportare alcuni rischi, tra cui:

  • gonfiore
  • ematomi
  • rigidità
  • dolenzia
  • trombosi
  • infezione intra-articolare
  • sanguinamento
  • danni accidentali dei nervi vicini all’articolazione (rari)

Il tempo di recupero post-operatorio dipende dalla tecnica impiegata e delle possibili lesioni associate. Tuttavia, generalmente, dopo una settimana o dieci giorni il paziente è in grado di svolgere tutte le comuni attività quotidiane in maniera autonoma.

Ortopedia e Traumatologia a Roma