Bambini superdotati: due teorie a confronto

Bambini superdotati: due teorie a confronto

Editato da: Marta Buonomano il 06/04/2021

La Dott.ssa Rosamaria Bruni, esperta in Neuropsichiatria Infantile a Frosinone, ci spiega quali possono essere le caratteristiche di un bambino superdotato ed in che modo dovrebbero essere seguiti a livello accademico

Teoria di Renzulli: il modello dei tre anelli

Si tratta di una delle teorie più solide ed identifica nei bambini superdotati 3 particolari caratteristiche:

  1. Alte capacità cognitive: nel modello Renzulli si fa spesso riferimento ad abilità superiori o nella media, riferendosi non solo alle abilità generali ma anche a quelle specifiche, prendendo in considerazione il classico QIT;
  2. Alto livello di creatività: essere creativi significa trovare risposte alternative a quelle convenzionali, creando progetti originali;
  3. Impegno nello svolgimento delle attività: vale a dire una determinazione che consente al bambino di superare eventuali ostacoli.

Inoltre, sempre secondo Renzulli, le caratteristiche di un bambino superdotato sono:

  • bambina che studia sorridendoAlto rendimento scolastico;
  • Alta produttività;
  • Elevato livello di creatività;
  • Capacità di gestire più progetti contemporaneamente;
  • Alto livello di sensibilità, attenzione e memoria;
  • Predisposizione all’apprendimento;
  • Flessibilità (raramente hanno problemi con i loro coetanei, nonostante possano avere delle idee in contrasto);
  • Elevato livello di dipendenza;
  • Alta autostima.

Teoria di Gardner

Nel 1984 Gardner espone il concetto di intelligenza non in quanto singolo elemento, ma come qualcosa di multifattoriale, individuandone distinte tipologie:

  • Linguistica-verbale;
  • Logico-matematica;
  • Spaziale;
  • Musicale;
  • Intrapersonale;
  • Interpersonale.

Gardner ritiene che la condizione di plusdotazione di manifesti con un livello cognitivo quantificabile, ma anche con l’espressione specifica e stabile di alcune aree di eccellenza.

Demotivazione allo studio: un problema dei bambini superdotati

La demotivazione allo studio è uno dei problemi più frequenti nei bambini superdotati, che paradossalmente li porta ad avere un basso rendimento scolastico. Le bambine, inoltre, risentono molto della pressione sociale, fattore che le porta ad isolarsi e a passare inosservate.

Tutto ciò crea una grande discrepanza tra il livello intellettuale ed emozionale dei bambini, condizione che viene chiamata “dissincronia”.

Quali sono i talenti più comuni nei bambini superdotati?

  1. Talento accademico: capacità di assimilare una grande quantità di informazioni con una sequenza logica. Si tratta di un talento complesso che include saper gestire la memoria, la logica e le capacità verbali;
  2. Capacità fisiche e motorie: talento per lo sport ed il ballo;
  3. Talento artistico-figurativo: abilità nelle arti plastiche, musicali, con dominio dello spazio artistico.
  4. Talento logico: alte capacità di deduzione ed intuizione, che talvolta porta ad essere rigidi e poco socievoli;
  5. Talento matematico: eccellenti capacità di quantificare dati, abilità che può portare il bambino ad essere poco flessibile nell’utilizzo del linguaggio figurativo;
  6. Talento verbale: l’opposto del talento matematico. Chi possiede questo talento è molto espressivo, in particolare nel linguaggio verbale, e socievole;
  7. Talento sociale: chi possiede questo talento è un leader naturale, popolare ed empatico;
  8. Talento creativo: i bambini con questo talento possiedono una grande abilità nell’organizzare in maniera originale idee e concetti.

Quali azioni si possono intraprendere a livello accademico?

lezione in una scuolaQuando viene identificato un bambino con talento o superdotato, la scuola ha la responsabilità di aiutarlo attraverso differenti sistemi didattici di insegnamento, tra questi:

  • Accelerazione: prevede la riduzione del corso accademico e l’adattamento del CV. Può però comportare una disarmonia emozionale in quanto il livello cognitivo non si trova allo stesso livello di quello emozionale;
  • Raggruppamento: gli alunni con caratteristiche cognitive simili vengono radunati. Ciò potrebbe però favorire l’emarginazione di questi bambini;
  • Rinforzo: si tratta di un’ampliazione del CV specifica per gli alunni superdotati che gli permetta di esprimersi ed ampliare le loro risposte. Questa tecnica è dedicata solamente ad un alunno e non prevede la partecipazione del resto della classe.
Neuropsichiatria infantile a Frosinone