BES senza diagnosi: il ruolo dello psicologo nella scuola

Pubblicato il: 12/06/2025 Editato da: Vittoria Marcucci il 12/06/2025

In Italia, il termine BES - Bisogni Educativi Speciali identifica quegli studenti che, pur non rientrando in una diagnosi specifica di disabilità o DSA, necessitano di attenzioni particolari per esprimere appieno le proprie potenzialità scolastiche e personali. Spesso però, i BES “invisibili” — legati a difficoltà emotive, familiari o psicologiche — non vengono riconosciuti né adeguatamente supportati 

Oltre la diagnosi: quando il disagio è relazionale o emotivo 

Molti studenti con BES non hanno una certificazione clinica, ma manifestano: 


  • 😔 Disagio emotivo ricorrente (ansia, tristezza, irritabilità) 
  • 🧍‍♂️ Difficoltà relazionali con coetanei o insegnanti 
  • 🌀 Scarsa autostima e senso di inadeguatezza 
  • 📚 Mancanza di motivazione o evitamento scolastico 


Questi segnali spesso derivano da contesti familiari complessi, eventi traumatici, lutti, separazioni o bullismo. Senza un’adeguata lettura del bisogno psicologico, il rischio è che il ragazzo venga etichettato come “svogliato” o “problematico”. 

Il ruolo cruciale dello psicologo nella presa in carico 

Lo psicologo può rappresentare un punto di riferimento fondamentale per bambini e ragazzi con BES non certificati. Il percorso di supporto non è finalizzato alla “cura” di una patologia, bensì al potenziamento delle risorse personali e relazionali. 

Il trattamento psicologico include: 

  • 🧠 Colloqui individuali per esplorare il vissuto emotivo 
  • 💬 Percorsi di supporto alla genitorialità per costruire alleanze educative 
  • 🧩 Lavoro su abilità sociali e strategie di problem-solving 
  • 📈 Interventi mirati per migliorare l'autoefficacia scolastica 

Scuola e psicoterapia: una collaborazione possibile 

Il lavoro psicologico può integrarsi con l’intervento scolastico attraverso il PDP (Piano Didattico Personalizzato). Anche in assenza di una diagnosi clinica, la legge italiana (Direttiva MIUR 27/12/2012) prevede la possibilità di attivare misure compensative e dispensative. 


Perché ciò funzioni: 

  • 🏫 Serve un dialogo costruttivo tra famiglia, scuola e terapeuta 
  • 📋 È fondamentale una documentazione chiara che motivi il bisogno 
  • 🤝 La collaborazione con il docente referente per l’inclusione è centrale 

Prevenzione del disagio: intervenire presto fa la differenza 

Il sostegno psicologico precoce nei casi di BES non certificati aiuta a: 


  • 🚫 Prevenire l’abbandono scolastico 
  • 🔄 Interrompere circoli viziosi di insuccesso e frustrazione 
  • 🌱 Favorire lo sviluppo armonico delle competenze sociali ed emotive 


Il benessere psicologico dell’alunno deve essere considerato tanto quanto il profitto scolastico. Ogni bisogno educativo speciale merita attenzione, anche se non “ufficialmente riconosciuto”.


Potrebbe interessarti anche il seguente articolo: Quando l’ADHD si nasconde: riconoscere i segnali nell’età adulta

Psicologia a Pietra Ligure

Questo sito web utilizza cookie propri e di terze parti per raccogliere informazioni al fine di migliorare i nostri servizi, mostrarti pubblicità in linea con le tue preferenze e analizzare le tue abitudini di navigazione. L'utente ha la possibilità di configurare le proprie preferenze. QUI.