Bipolarismo: cosa c’è da sapere

Bipolarismo: cosa c’è da sapere

Editato da: Francesco Fusi il 22/07/2022

Il disturbo bipolare, è un disturbo dell'umore caratterizzato da anomali cambiamenti dell'umore, dell'energia e del livello di attività svolta nell'arco della giornata

Il disturbo bipolare appartiene alla famiglia dei disturbi dell’umore. È caratterizzato da periodi di vita in cui il morale è a terra (fase depressiva), periodi della vita in cui è alle stelle (fase ipomaniacale o maniacale) e periodi della vita in cui contemporaneamente sono presenti entrambi i poli (fase mista). Solitamente è molto più probabile incappare in un episodio depressivo nel corso della vita rispetto ad un episodio contropolare con una frequenza di circa 5 a 1. Esiste anche una variante di umore euforico che è indotto da farmaci, tipo gli AD, i quali funzionano talmente bene che portano il paziente a “guarire dalla depressione” per poi condurlo, per un eccesso di funzionamento, alla maniacalità o alla ipomaniacalità. In gergo si dice che i pazienti “virano” dalla depressione alla maniacalità.

Qual è la difficoltà di essere bipolari?

La difficoltà di questo disturbo sta nel fatto che non sempre il paziente è cosciente del suo stato di malattia. Se è facile riconoscersi e riconoscere quando un paziente è depresso, più difficile è capire, soprattutto per chi ne soffre, quando un paziente è euforico. Generalmente lo riconoscono prima i familiari o le presone più strettamente a contatto con il malato. Per dovere culturale la parola “mania” deriva dal greco “mainades”, ovvero le “menadi” che altro non erano che le partecipanti alle feste e ai riti dionisiaci. Le scatenate baccanti per intenderci.

Quali sono i sintomi più comuni?

I sintomi più caratteristici dello stato maniacale sono “l’umore anormalmente e persistentemente elevato, espansivo ed irritabile della durata di almeno una settimana”, ipertrofica stima di sè stessi, logorrea, scarso bisogno di sonno (3 ore), aumento dell’attività lavorativa, sociale e sessuale. Chi è in fase maniacale o ipomaniacale tende a spendere molti soldi in cose inutili, ad essere molto disinibito, soprattutto nella sfera sessuale, anche con comportamenti socialmente sconvenienti. Esistono gruppi di autoconsapevolezza per pazienti bipolari con la finalità di prendere coscienza dei sintomi e degli stati d’animo caratteristici per arrivare a prevenirli, per evitare l’insorgenza dello scompenso maniacale. Fortunatamente esistono anche farmaci, appartenenti alla classe degli stabilizzatori del tono dell’umore che sono i più indicati per il trattamento di questo disturbo. Ne esistono di più datati e di “atipici”. Entrambe le categorie sono molto efficaci pur presentando effetti collaterali. Alcuni degli stabilizzatori, come il litio, la carbamazepina o l’acido valproico, necessitano anche di un monitoraggio ematico dal risultato del quale dipendono gli effetti curativi o collaterali dei farmaci stessi.

In cosa consiste il trattamento?

Il trattamento del disturbo bipolare richiede una attenta valutazione da parte degli specialisti. È molto importante, infatti, saper cogliere le minime sfumature che indicano un “viraggio” dalla fase depressiva a quella maniacale o viceversa da quella maniacale alla fase depressiva passando per la fase mista.

Psicologia a Poggio Rusco