Calcoli renali: curali con la nefrolitotrissia percutanea!

Calcoli renali: curali con la nefrolitotrissia percutanea!

Editato da: Marta Buonomano il 28/11/2023

Hai mai sentito parlare di nefrolitotrissia percutanea? Scopri insieme al nostro esperto in Urologia a Modena, il Prof. Giampaolo Bianchi, in cosa consiste questa tecnica per trattare i calcoli renali!

Che cosa s’intende per nefrolitotrissia percutanea?

La nefrolitotrissia percutanea è una procedura introdotta negli anni ’80 che viene utilizzata per trattare in maniera endoscopica i calcoli renali, sostituendo quindi la tradizionale chirurgia open. Questa tecnica, detta anche “PCNL”, permette di accedere alla cavità renale mediante una piccola incisione sul fianco, di introdurre una piccola sonda (nefroscopio) e di frantumare il calcolo in piccoli frammenti che verranno poi estratti. A seguito della procedura, il paziente tornerà in reparto con un piccolo tubo (nefrostomia) che verrà rimosso dopo circa 2 giorni. Il tempo di degenza è di circa 3-4 giorni.

Micropercutanea: l’evoluzione nel trattamento dei calcoli renali

donna con dolore ai reniNel 2012 fu introdotta una nuova procedura chiamata “Micropercutanea”, utilizzata a Modena per la prima volta in Europa, in grado di miniaturizzare lo strumento fino a conferirgli le dimensioni di un ago. Questa tecnica non consente di estrarre i frammenti di calcolo anche se la frammentazione laser li riduce in sabbia, favorendo invece l’espulsione per via escretrice. In seguito, si è preferito iniziare ad utilizzare strumenti sempre piccoli ma di dimensioni leggermente maggiori: il sistema MIP (Minimally Invasive Pcnl).

La tecnica MIP è anch’essa una procedura mininvasiva, ma permette di trattare calcoli anche di grandi dimensioni, poiché il diametro dello strumento consente la rimozione dei frammenti.

La degenza postoperatoria è più breve rispetto alla tecnica tradizionale.

Cosa fare per i calcoli di piccole dimensioni?

Per i calcoli di dimensioni inferiori a 1 cm delle cavità renali, il trattamento d’elezione è rappresentato dalla tecnica RIRS (Retrograde IntraRenal Surgery), che prevede l’inserimento di un ureterorenoscopio a fibre ottiche o digitali nel meato uretrale fino a raggiungere la pelvi renale. Grazie a questa sonda flessibile, sarà possibile rimuovere i calcoli polverizzati con l’energia laser.

Urologia a Modena