Calcolosi della colecisti: perché non bisogna sottovalutarla?

Calcolosi della colecisti: perché non bisogna sottovalutarla?

Editato da: Marta Buonomano il 22/04/2021

Quali sono le possibili complicanze legate ad una calcolosi della colecisti? Ce lo spiega il Dott. Carmine Antropoli, esperto in Chirurgia Generale a Napoli

Calcolosi della colecisti e colica biliare

La calcolosi della colecisti è una patologia determinata dalla presenza di formazioni di dimensioni variabili e dalla consistenza dura all’interno della colecisti o (cistifellea) che è l’organo deputato ad immagazzinare la bile prodotta dal fegato e che sarà riversata nell’intestino per aiutare la digestione degli alimenti. È una patologia frequente, che arriva a colpire fino al 10-15% della popolazione adulta occidentale.

Questa condizione in alcuni casi può rimanere silente per anni o anche per sempre; in altri invece, essa si può presentare come colica biliare dolore acuto ed intenso, provocato dalla contrazione della colecisti che si presenta dopo i pasti (soprattutto se abbondanti e ricchi in grassi) localizzato sotto lo sterno o sottocostale a destra (ipocondrio destro) o al fianco destro, che può durare da pochi minuti fino a circa 3 ore associato spesso a nausea e/o vomito.

I calcoli sono nella maggior parte dei casi di colesterolo e si formano a causa della saturazione di quest’ultimo nella bile, causata dalla sua eccessiva introduzione con la dieta. Tuttavia possono essere anche pigmentati: bruni se si associano ad infezioni o neri se questa associazione manca e di frequente riscontro nei pazienti con malattie ematiche o in quelli affetti da cirrosi.

Perché la calcolosi della colecisti non deve essere sottovalutata?

donnaI calcoli che si formano possono provocare l’ostruzione del dotto cistico che è posto tra colecisti e via biliare, provocando episodi di “colecistite acuta” nella quale al dolore addominale si potrà aggiungere febbre e leucocitosi. La bile dunque ristagna distendendo la colecisti (idrope della colecisti) e il suo ristagno diviene terreno fertile per la riproduzione batterica che porta ad “empiema della colecisti” ovvero formazione di pus al suo interno. Una rara complicanza è rappresentata dalla perforazione, condizione nella quale il liquido biliare si riversa nella cavità addominale determinando una grave situazione clinica nota come “coleperitoneo” che richiede di intervento chirurgico urgente. Talvolta un calcolo di grosse dimensioni che decubita sulla parete colecistica a lungo può provocare la formazione di una “fistola bilio-digestiva” ovvero un canale di comunicazione tra la colecisti e il tratto intestinale, determinando ostruzione del tubo digerente, condizione nota come “ileo biliare”, che richiede anch’essa, trattamento chirurgico urgente.

Altra complicanza legata alla colelitiasi è la “pancreatite acuta”. In questo caso sono implicati quei calcoli piccoli abbastanza da attraversare il dotto cistico, ma non quello pancreatico.

Come viene curata?

Per quei pazienti che abbiano avuto nella loro storia clinica almeno un episodio di colica biliare è consigliato l’intervento di colecistectomia videolaparoscopica. In alternativa ad un approccio chirurgico o nella sua attesa, la dissoluzione farmacologica dei calcoli è tentata attraverso la somministrazione di acido ursodesossicolico.

Chirurgia Generale a Napoli