Calcolosi delle vie urinarie: cause, sintomi e trattamenti

Pubblicato il: 27/08/2024 Editato da: Serena Silvia Ponso il 27/08/2024

La calcolosi delle vie urinarie, nota anche come nefrolitiasi o urolitiasi, è una condizione caratterizzata dalla formazione di calcoli o "sassolini" all'interno del tratto urinario. Questi calcoli possono formarsi nei reni, nell'uretere, nella vescica o nell'uretra, provocando dolore e complicazioni significative. Approfondiamo l’argomento con il Dott. Vincenzo Maria Altieri, specialista in Urologia.


Quali sono le cause della calcolosi delle vie urinarie?

I calcoli urinari si formano a causa della precipitazione e aggregazione dei sali minerali presenti nelle urine, che a loro volta sono determinate da:

  • Fattori metabolici: alcuni individui hanno una predisposizione genetica alla formazione dei calcoli a causa di un'alterazione nei processi metabolici che regolano l'escrezione di sostanze come il calcio e l'acido urico.
  • Dieta: Un'alimentazione ricca di proteine animali, sale e zuccheri può aumentare il rischio di formazione di calcoli. Al contrario, una dieta povera di liquidi contribuisce alla concentrazione delle urine, facilitando la formazione di calcoli.
  • Anomalie anatomiche: le ostruzioni nel tratto urinario, come le stenosi ureterali o altre anomalie congenite, possono causare ristagno di urina e conseguente formazione di calcoli.
  • Infezioni del tratto urinario: alcuni batteri possono alterare il pH urinario, favorendo la formazione di calcoli infettivi.


Sintomi della calcolosi delle vie urinarie

Il sintomo più comune della calcolosi urinaria è la colica renale, un dolore acuto e intermittente localizzato nella regione lombare che si irradia verso l'addome e l'inguine. Altri sintomi includono:

  • Ematuria: presenza di sangue nelle urine visibile a occhio nudo o rilevabile tramite esami di laboratorio.
  • Nausea e vomito, spesso associati al dolore intenso della colica renale.
  • Frequenti infezioni urinarie a causa dei calcoli che, depositandosi, favoriscono il ristagno di urina e l'insorgenza di infezioni ricorrenti.
  • Difficoltà a urinare se il calcolo ostruisce l'uretra o l'uretere. Ciò rende difficile la minzione oppure può causare un blocco urinario completo.

Come si svolge la diagnosi?

La diagnosi viene fatta con diversi esami:

  • Esami di imaging: Ecografia, radiografia o tomografia computerizzata (TC) sono utilizzate per localizzare e valutare la dimensione e la composizione dei calcoli.
  • Analisi delle urine: Per identificare cristalli microscopici, infezioni o anomalie nel pH.
  • Esami del sangue: Per valutare i livelli di calcio, acido urico e altri elettroliti che possono predisporre alla formazione di calcoli.


Quali sono i trattamenti per curare la calcolosi delle vie urinarie?

Il trattamento varia in base alla dimensione, posizione e composizione dei calcoli, oltre che alla presenza di sintomi. Le opzioni includono:

  • Idratazione e assunzione di farmaci: calcoli di piccole dimensioni possono essere espulsi spontaneamente attraverso la minzione. In questi casi, dunque, si consiglia di bere molta acqua e assumere farmaci per alleviare il dolore.
  • Litotrissia extracorporea a onde d'urto (ESWL): tecnica non invasiva che utilizza onde d'urto per frammentare i calcoli, facilitandone l'espulsione.
  • Ureteroscopia: procedura endoscopica che permette di rimuovere o frammentare i calcoli attraverso l'uretra.
  • Nefrolitotomia percutanea: questa tecnica viene utilizzata per calcoli di grandi dimensioni o complessi e prevede l'inserimento di strumenti direttamente nel rene attraverso una piccola incisione nel fianco.
  • Chirurgia tradizionale: Riservata a casi molto gravi o complessi, laddove altre tecniche non sono efficaci.


Prevenzione e gestione post-trattamento

Dopo il trattamento è essenziale adottare misure preventive per ridurre il rischio di recidiva. Queste includono:

  • Modifiche dietetiche: ridurre l'assunzione di sale, proteine animali e zuccheri; aumentare il consumo di liquidi, preferibilmente acqua.
  • Monitoraggio regolare: controlli periodici con esami delle urine e del sangue per monitorare i livelli di sostanze predisponenti.
  • Farmaci: in alcuni casi possono essere prescritti farmaci per modificare il pH urinario o ridurre la formazione di cristalli.


La calcolosi delle vie urinarie è una condizione trattabile ma richiede una gestione attenta e continua. Un approccio proattivo nella prevenzione è fondamentale per ridurre il rischio di formazione di nuovi calcoli e migliorare la qualità della vita dei pazienti.

Urologia a Bergamo

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