Cannabis terapeutica: di cosa si tratta?

Cannabis terapeutica: di cosa si tratta?

Editato da: Martina Gorla il 30/09/2022

La Cannabis ad uso terapeutico riguarda il suo utilizzo per scopi medici, grazie ad alcuni componenti contenuti all’interno delle infiorescenze della Cannabis, nota anche con il nome di canapa.

Da queste infiorescenze essiccate si ottiene la marijuana, che è ad azione psicoattiva; è considerata uno “stupefacente” e usata per scopi voluttuari.

A scopo terapeutico sono utilizzate, invece, solo alcune molecole, scelte appropriatamente dal medico e preparate da un farmacista esperto. Questi componenti della Cannabis si legano nell’organismo a specifici recettori ed è questo legame che innesca gli effetti che si sfruttano in medicina

Quali patologie si possono curare con la Cannabis Terapeutica?

Le azioni farmacologiche della Cannabis Terapeutica sono numerose, tra cui:

  • Agisce sui sistemi endogeni che controllano il dolore, potenziandoli;
  • Svolge una potente azione antinfiammatoria, antiossidante, antiemetica, miorilassante e broncodilatatrice. Si può usare quindi come coadiuvante nei dolori cronici, nelle malattie infiammatorie croniche, nel glaucoma, nella spasticità e in varie malattie neurodegenerative (malattia di Parkinson e malattia di Alzheimer), delle quali attenua alcuni sintomi, oltre a rallentarne il decorso.

Come si utilizza?

Sono numerose le modalità di uso della Cannabis Terapeutica. La via di somministrazione è decisa dal medico prescrittore assieme al paziente in base alla patologia, all’età e al grado di collaborazione.

La via più comune e la somministrazione per bocca, sotto forma di soluzioni oleose, capsule o decotti. È possibile anche l’inalazione per aerosol, l’uso topico sotto forma di pomate, gocce oculari o supposte.

Le differenti vie di somministrazione modificano la farmacocinetica delle molecole e quindi si scelgono in base al tipo di trattamento. Generalmente conviene cominciare con le gocce, in quanto all’inizio più facilmente dosabili.

Quali sono i benefici della Cannabis Terapeutica?

Come in tutte le terapie non è corretto considerare la Cannabis Terapeutica come “la soluzione”. Essa agisce come “sintomatico” con le indicazioni di cui sopra parlato.

All’inizio si suole associare al trattamento già in corso, e, solo dopo averne valutato gli effetti, è possibile dapprima ridurre e poi sospendere il trattamento convenzionale preesistente.

Esistono delle controindicazioni per l’utilizzo di questo trattamento?

Il trattamento con Cannabis Terapeutica è quasi sempre ben tollerato e scevro di eventi avversi significativi. Può essere associata a qualunque altro trattamento in corso. Possono solo riscontrarsi fugaci fenomeni vasomotori (arrossamento del volto) e sensazioni soggettive mal definibili, che peraltro cessano con il proseguire della cura.

Come si ottiene la prescrizione?

Qualunque medico può effettuare la prescrizione, a patto che, trattandosi di una terapia “non convenzionale”, il medico abbia una certa conoscenza specifica della sostanza e della legislazione vigente.

Nel nostro paese è considerata legale?

La prescrizione di Cannabis Terapeutica con ricetta galenica è perfettamente legale in Italia e regolata dalla Legge 08 aprile 1998, n. 94.

Trattandosi di trattamenti non presenti nel prontuario nazionale, sono considerati sperimentali e la loro prescrizione è vincolata dal consenso informato del paziente, in più, la ricetta non è ripetibile e deve essere rinnovata mensilmente.

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