Capsuloplastica in artroscopia: intervento e recupero

Pubblicato il: 13/12/2024 Editato da: Veronica Renzi il 13/12/2024

La capsuloplastica in artroscopia è una procedura chirurgica minimamente invasiva utilizzata per trattare l’instabilità recidivante della spalla, una condizione causata dalla ridotta capacità della capsula e dei legamenti di mantenere stabile l’articolazione. Questa patologia si presenta con dolore durante i movimenti, difficoltà nello svolgimento delle attività quotidiane, episodi frequenti di lussazione o una persistente sensazione di instabilità articolare.

Obiettivo dell’intervento

L’obiettivo dell’intervento è prevenire ulteriori lussazioni o sublussazioni, riparando e ritensionando le strutture capsulo-legamentose danneggiate o allentate. Durante la procedura, la capsula e i legamenti vengono re-inseriti nella loro sede anatomica sulla glena e fissati utilizzando una o più ancore.

La tecnica artroscopica consente di eseguire l’intero intervento attraverso 2-3 piccole incisioni cutanee, utilizzando strumenti miniaturizzati per lavorare all’interno dell’articolazione. La durata dell’operazione varia generalmente tra i 20 e i 40 minuti, in base alla gravità della lesione.

Recupero post-operatorio

Dopo l’intervento, viene applicato un tutore immobilizzante da portare per 4 settimane, in modo da proteggere la riparazione. Per garantire un recupero ottimale, è indispensabile seguire un protocollo riabilitativo personalizzato.

Tempistiche indicative per la ripresa delle attività:

  • Guida: circa un mese e mezzo dopo l’intervento.
  • Lavoro: tra uno e due mesi, in base al tipo di attività svolta.
  • Attività sportive: tra quattro e sei mesi
Ortopedia e Traumatologia a Roma

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