Cardiopatia ad alta quota: considerazioni e raccomandazioni

Pubblicato il: 22/08/2024 Editato da: Vittoria Marcucci il 22/08/2024

La frequentazione della montagna, sia per soggiorni che per attività sportive, è una componente importante della qualità di vita per molte persone. Con l'aumento dell'accessibilità a quote elevate grazie ai trasporti moderni e alle strutture turistiche, è diventato comune per le personechiunque raggiungere altitudini superiori ai 2500 metri. Ogni anno, oltre 100 milioni di visitatori si recano in queste areein altitudine. Tra di loro, vi sono numerosi pazienti con patologie cardiovascolari che necessitano di consulenzae specialisticahe.

 

Gli autori Stefano Savonitto e Luigi Piatti, esperti in cardiologia e medicina di montagna, hanno esaminato come l'esposizione ad alta quota influenzi i pazienti cardiopatici nell’articoloo studio “Il cardiopatico ad alta quota: non solo aria sottile” pubblicato sul Giornale Italiano di Cardiologia (Cardiopatia e Alta Quota: Evidenze e Raccomandazioni. Il Pensiero Scientifico Editore, 2023). Questo articolo esplora le risposte fisiologiche all'ipossia ipobarica, le raccomandazioni per i pazienti cardiopatici e le considerazioni ambientali legate alla frequentazione di altitudini elevate.

 

Risposte fisiologiche all'altitudine

L'esposizione ad altitudini elevate comporta una riduzione della pressione atmosferica e una condizione di ipossia ipobarica, che stimola risposte fisiologiche compensatorie nel sistema cardiovascolare e respiratorio. Per la maggior parte dei pazienti cardiopatici ben compensati e in terapia farmacologica stabile, queste risposte non impediscono un soggiorno sicuro fino a 3500 metri di altitudine.

 

Le raccomandazioni delle società scientifiche europee e americane di Cardiologia e Medicina di Montagna sono utili, anche se basate principalmente su pareri di esperti piuttosto che su dati concreti. È stato osservato che il rischio di eventi cardiovascolari durante attività sportive in alta quota è simile a quello riscontrato durante l'esercizio intenso a livello del mare.

 

Considerazioni ambientali

Oltre all'altitudine, è essenziale considerare altri fattori ambientali come le basse temperature, il vento e la disidratazione. Questi elementi richiedono una pianificazione accurata e un equipaggiamento adeguato alle attività sportive in montagna. La distanza dalle strutture mediche capaci di fornire assistenza tempestiva e l'assenza di protocolli specifici rappresentano rischi aggiuntivi, soprattutto per i pazienti con condizioni cardiache più gravi o in caso di evento cardiovascolare improvviso.

Raccomandazioni per i pazienti cardiopatici

Le raccomandazioni generali per i pazienti cardiopatici che desiderano frequentare altitudini elevate includono:

 

  • Consultazione cardiologica: è fondamentale consultare un cardiologo per una valutazione personalizzata prima di intraprendere un soggiorno in alta quota.
  • Monitoraggio della terapia: mantenere una terapia farmacologica stabile e ben monitorata.
  • Preparazione ambientale: pianificare attentamente l'itinerario, l'equipaggiamento e le misure preventive contro il freddo e la disidratazione.
  • Considerazioni mediche: essere consapevoli della distanza dalle strutture mediche e avere un piano per emergenze sanitarie.

 

Caso clinico

Un caso esemplare è quello di un paziente di 66 anni, muratore e fumatore, con una storia di infarto miocardico e angioplastica. Nonostante la presenza di cardiopatia e insufficienza mitralica lieve-moderata, dopo adeguato allenamento e stabilizzazione della terapia, il paziente ha continuato a praticare escursionismo ad altitudini anche estreme elevate senza segnalare problemi significativi. durante i test ergometrici.

 

Conclusioni

L'esposizione a altitudini moderate (fino a 3500 metri) non esclude la possibilità di un soggiorno sicuro per i pazienti cardiopatici ben compensati. Tuttavia, è essenziale considerare anche altri fattori ambientali e avere un piano di emergenza. Le raccomandazioni esistenti, sebbene utili, sono basate più su opinioni esperte che su evidenze scientifiche solide.

 

ARTICOLO ORIGINALE: Savonitto, S., & Piatti, L. (2023). Cardiopatia e Alta Quota: Evidenze e Raccomandazioni. *Il Pensiero Scientifico Editore

Cardiologia a Malgrate

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