Cataratta? Con il laser si può eliminare in pochi minuti!
Sempre più spesso in Chirurgia Oftalmica si sente parlare di “Femtolaser”, una tecnologia che ha aperto la strada ad una nuova generazione di interventi. Per capire realmente quali sono le opportunità legate a questo laser ne abbiamo parlato con il Dott. Fabio D’Arrigo, specialista in Oculistica a Messina, che per primo ha fatto arrivare un Femtocataract in Sicilia, uno dei primi in tutto il Sud Italia
Che cos’è il Femtocataract?
Il Femtolaser è un laser chirurgico che vaporizza i tessuti realizzando incisioni di estrema precisione. Usare questa
tecnologia per intervenire sulla cataratta significa offrire al paziente, rispetto alla chirurgia tradizionale, e i seguenti vantaggi:
- Personalizzazione del trattamento;
- Estrema precisione;
- Minor invasività;
- Rapidità di esecuzione;
- Recupero della funzionalità visiva più rapido e completo.
Come funziona?
La tecnologia 3D di questo laser e un software innovativo permettono di tracciare l’impronta digitale dell’occhio e sviluppare precise mappe tridimensionali che permettono di pianificare un trattamento personalizzato, specificatamente studiato per ogni occhio.
La procedura è estremamente veloce, complessivamente parliamo di circa 3 minuti, dei quali solo pochi secondi di uso effettivo del laser.
Il cristallino artificiale (IOL) inserito nell’occhio può essere di diversi tipi. Le normali lenti intraoculari monofocali, da sempre utilizzate, sono in grado di correggere difetti refrattivi come la miopia e l’ipermetropia. Le nuove IOL di ultima generazione (denominate Premium), sono in grado di correggere contestualmente anche l’astigmatismo e la presbiopia (difficoltà nella visione per vicino).
Come si esegue?
Questo tipo di chirurgia si esegue attraverso un cono che viene a contatto con la superfice oculare e tramite questo permette l’azione del laser nei tessuti oculari
Perché si esegue?
Per avere il miglior risultato nell’impianto delle IOL premium. Infatti per la correzione contestuale dell’astigmatismo e/o della presbiopia è necessario che le IOL siano impiantate con quanta più precisione possibile.
Qual è la tipologia dei pazienti?
Dapprima ricorrevano a questa tecnologia pazienti che per loro attività professionale potessero avere quanta più precisione possibile nel risultato richiesto. Oggi molti più pazienti richiedono questi interventi per limitare
quanto più possibile l’utilizzo delle lenti.
Quanto è diffusa in Italia?
Ad oggi direi che è una chirurgia diffusa. Non diffusissima perché i costi delle apparecchiature necessarie e della gestione delle stesse sono elevati.
Quali possono essere i rischi?
Direi che la più importante complicazione sia l’interruzione della procedura per un guasto nell’apparecchio. Tenete presente che sono attrezzature altamente sofisticate che necessita di continui controlli e tarature. Comunque una interruzione del trattamento non è quasi mai un problema perché si ovvia procedendo alla chirurgia tradizionale.
Come si presenta il recupero postintervento?
Direi che per quanto riguarda sia la preparazione che il recupero postintervento, questa chirurgia si discosta molto poco da una chirurgia tradizionale. Il recupero è sempre legato allo stato evolutivo della cataratta. Quindi in un certo senso è meglio non aspettare mai una maturazione eccessiva della cataratta ma di contro il consiglio che mi sento di dire di non far mai un intervento se il paziente non accusa un reale impedimento nella propria vita sociale e lavorativa.