Cataratta congenita e acquisita: come affrontarla?

Cataratta congenita e acquisita: come affrontarla?

Editato da: Marta Buonomano il 14/07/2020

Il nostro esperto in Oculistica a Napoli, il Dott. Francesco Calabrò, ci spiega la differenza tra cataratta congenita ed acquisita e come affrontare questa condizione che influisce sulla capacità visiva

Che cos’è la cataratta?

La cataratta è una condizione caratterizzata dall’opacizzazione del cristallino, una lente d'ingrandimento biconvessa che si trova all’interno dell’occhio, dietro al diaframma irideo, che ha la funzione di focalizzare sulla retina le immagini che attraversano la pupilla. La cataratta può essere congenita o acquisita.

Cataratta congenita: di cosa si tratta?

La cataratta congenita è una condizione caratterizzata da opacità del cristallino che si manifesta fin dalla nascita o che si sviluppa nei primi mesi di vita. Rappresenta una delle principali cause di cecità nell'infanzia ed i principali fattori alla base di una cataratta congenita sono:

  1. occhio di un uomoRadiazioni o medicinali assunti dalla madre in particolare nei primi 3 mesi di gravidanza;
  2. Malattie del metabolismo della madre o dell'embrione;
  3. Infezioni della madre nei primi tre mesi di gravidanza;
  4. Malnutrizione della madre durante la gravidanza;
  5. Ereditarietà.

La diagnosi precoce di questa condizione congenita e la sua conseguente valutazione sono fondamentali per evitare l’alto rischio di ambliopia, vale a dire il mancato sviluppo della capacità visiva. In caso di cataratta congenita è necessario intervenire chirurgicamente il prima possibile, anche se non sempre i risultati funzionali sono ottimi.

Cosa s’intende, invece, per cataratta acquisita?

La cataratta acquisita è molto più comune della forma congenita, e può essere suddivisa in base a diversi fattori, tra cui:

  • Insorgenza (cataratta giovanile, presenile e senile);
  • Localizzazione delle opacità all'interno del cristallino (cataratta nucleare, cortico-nucleare, corticale posteriore o anteriore, a sottocapsulare);
  • Intensità e stato di avanzamento delle opacità (cataratta incipiente, avanzata, ipermatura, morgagnana, brunescente, ecc.).

Inoltre, può essere:

  • Causata da farmaci (in particolare corticosteroidi);
  • Causata da traumi (contusivi o perforanti);
  • Causata da agenti fisici (calore, elettrocuzione, radiazioni ionizzanti);
  • Associata ad altre patologie che ne aumentano l'incidenza (diabete, ipocalcemia, galattosemia, malattie cutanee, aberrazioni cromosomiche);
  • Complicata da altre patologie dell'occhio (es. uveite, glaucoma, pseudoesfoliazione capsulare).

Quali sono i fattori di rischio della cataratta?

Secondo alcuni studi, l’insorgenza di questa patologia potrebbe essere influenzata dai seguenti fattori:

  • Età avanzata;occhi di donna
  • Esposizione a raggi UVB;
  • Sovrappeso;
  • Fumo;
  • Alcol;
  • Ipertensione arteriosa;
  • Assunzione di farmaci.

Come viene trattata la cataratta?

La terapia per la cataratta prevede l’asportazione chirurgica del cristallino ed il successivo impianto di un cristallino artificiale. Non esistono terapie mediche per curare la cataratta ed il mancato intervento porta alla perdita talvolta totale della funzionalità visiva, per questo motivo è importante intervenire chirurgicamente il prima possibile.

In cosa consiste l’operazione?

L’intervento si effettua in sala operatoria con l’aiuto di un microscopio operatorio, in genere avviene in regime ambulatoriale, senza necessità di ospedalizzazione. L’anestesia può essere effettuata riducendo la sensibilità dell’occhio con la sola instillazione di gocce oppure con delle iniezioni vicino all’occhio. Raramente è necessaria l’anestesia generale. A seguito dell’operazione il paziente dovrà rispettare un periodo di riposo stabilito dall’oculista e dall’anestesista.

Come avviene la scelta del cristallino artificiale?

In genere, il cristallino artificiale da impiantare viene scelto per migliorare la visione da vicino oppure da lontano (non entrambe).

Tuttavia, esistono anche delle tipologie di cristallino artificiale in grado di correggere sia la visione da lontano che da vicino (IOL progressive) ed altri tipi che invece sono in grado di correggere l’astigmatismo (IOL toriche). Sarà il chirurgo a scegliere il tipo di cristallino più adatto ad ogni paziente.

Oculistica a Napoli