Per molti, la celiachia è sinonimo di problemi intestinali, ma sapevi che può manifestarsi anche attraverso disturbi cutanei? Sono la Prof.ssa Marzia Caproni, specialista in Dermatologia, e in questo articolo esploreremo il legame tra celiachia e dermatite erpetiforme di Duhring, una condizione rara che può essere un chiaro segnale di intolleranza al glutine. Scopriremo come riconoscerla, le sue differenze con altre dermatiti e le opzioni di trattamento disponibili
Differenza tra dermatite erpetiforme e allergia al grano
La dermatite erpetiforme di Duhring viene spesso confusa con la dermatite allergica al grano, ma sono due condizioni distinte. La dermatite erpetiforme è strettamente legata all'ingestione di glutine e si manifesta solo nei soggetti celiaci. Al contrario, la dermatite allergica può essere provocata anche dal contatto o dall’inalazione di frumento e può manifestarsi con reazioni immediate o ritardate. Per la dermatite allergica, la tecnica della “desensibilizzazione orale” può essere utile, mentre non si applica alla dermatite erpetiforme.
Dermatite erpetiforme: un nome ingannevole
Il termine "erpetiforme" può essere fuorviante, poiché suggerisce una somiglianza con l'herpes. Tuttavia, la dermatite erpetiforme di Duhring (o dermatite polimorfa dolorosa di Brocq) è una malattia autoimmune rara che colpisce solo i celiaci. Anche se non tutti i celiaci sviluppano questa dermatite, chi ne è affetto è sicuramente celiaco. I sintomi comprendono vescicole, bollicine e macchie rosse che provocano bruciore e prurito intenso. Se non trattata, può causare infezioni batteriche e cicatrici.
Chi è più a rischio: prevalenza e popolazioni interessate
La dermatite erpetiforme è rara, colpendo circa un caso ogni 10.000 persone, e ha una prevalenza maggiore nei maschi giovani e adulti. Raramente si manifesta nei bambini e negli anziani. È meno comune tra le popolazioni asiatiche e nere, ma più frequente tra i celiaci di origine caucasica, in particolare in Finlandia e Irlanda, dove l'incidenza è di 1 caso ogni 1.500 abitanti.
Dove e come si manifesta
Nella maggior parte dei casi, i sintomi cutanei della dermatite erpetiforme sono accompagnati da disturbi intestinali come diarrea e dolore addominale, che peggiorano con l’assunzione di glutine. I sintomi cutanei includono vescicole e macchie rosse, principalmente su zone esterne come gomiti e ginocchia, ma anche su spalle, glutei, dorso e, meno frequentemente, viso e cuoio capelluto.
Trattamento della dermatite erpetiforme: dieta e farmaci
Il trattamento principale per la dermatite erpetiforme è l'eliminazione del glutine dalla dieta. Questo approccio aiuta a risolvere le lesioni cutanee e a ripristinare la mucosa intestinale. Per accelerare la guarigione, possono essere prescritti farmaci topici e orali, sebbene possano causare effetti collaterali come nausea e anemia. Dopo sei-otto mesi, il dosaggio può essere ridotto e, dopo due anni di dieta senza glutine, i farmaci possono essere sospesi.
Diagnosi: esami e procedure necessari
La diagnosi della dermatite erpetiforme può essere complessa. Si inizia con una biopsia cutanea per rilevare la papillite neutrofila e un test dell’immunofluorescenza diretta per evidenziare anticorpi IgA a morfologia granulare. Successivamente, esami del sangue per anticorpi sierici e test genetici possono confermare la diagnosi, così come una biopsia della mucosa intestinale.
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Monitoraggio e controlli: mantenere la salute a lungo termine
Poiché la dermatite erpetiforme è sempre associata alla celiachia, è essenziale seguire un monitoraggio regolare. Questo include controlli periodici per verificare l’aderenza alla dieta e identificare eventuali complicazioni. È consigliabile che i pazienti si affidino a centri polispecialistici per un follow-up regolare, con il primo controllo a sei mesi dalla diagnosi e successivamente ogni anno. Questo approccio garantisce una gestione efficace della malattia e contribuisce a mantenere una buona qualità della vita.