Che cos’è la neurite ottica?

Che cos’è la neurite ottica?

Editato da: Antonietta Rizzotti il 15/05/2023

La neurite ottica è una malattia del nervo ottico che determina una riduzione della capacità visiva in assenza di disturbi refrattivi, malattie del cristallino o della cornea o della retina. Ne parla il Prof. Vincenzo Maria Franco Parisi, esperto in Oculistica a Roma

Come funziona il nervo ottico?

I numerosi “cavi” che compongono il nervo ottico trasmettono molte informazioni visive differenti al cervello. Le parti più Dolore agli occhiperiferiche del nervo ottico sono costituiti da assoni più grandi che portano informazioni visive come la percezione dei contrasti e la percezione del campo visivo più periferico, mentre la parte centrale del nervo ottico, che origina dalla porzione centrale della retina, la macula, è deputato alla trasmissione di informazioni più dettagliate come l’acuità visiva o la percezione dei colori.

Quali sono le cause delle neuriti ottiche?

Esistono due forme di neuriti ottiche: neurite ottica anteriore e neurite retrobulbare.

La prima interessa la parte iniziale del nervo ottico, mentre la seconda riguarda le aree al di fuori del bulbo oculare.

Entrambe le forme possono essere causate da:

  • Ischemia delle arterie che irrorano il nervo
  • Infezione
  • Compressione da parte di una neoplasia
  • Azione di una sostanza chimica tossica (es. etanolo)
  • Uso di farmaci sovradosati
  • Traumi

Inoltre, possono essere anche la conseguenza di patologie genetiche o neurodegenerative.

Le neuriti ottiche genetiche e tossiche hanno in comune il mal funzionamento dei mitocondri, che hanno la funzione di apportare energia per la buona attività dei neuroni.

Esiste un’elevata percentuale di casi in cui la patologia rappresenta il primo segnale di sclerosi multipla (in genere riguarda le donne con età tra i 20 e i 40 anni).

Cosa è importante per la diagnosi?

Ha particolare importanza una anamnesi accurata e l’esecuzione di esami strumentali appropriati atti a valutare la funzione (Campo visivo, Potenziali Evocati Visivi, Elettroretinogramma) e la morfologia (OCT) del nervo ottico.

Qual è il trattamento?

La terapia cortisonica trova indicazione nelle fasi acute della malattia. Tale trattamento può favorire il recupero del deficit visivo ma non la sua natura. Dopo aver superato la fase acuta è necessario seguire un percorso di neuroprotezione delle fibre del nervo ottico. Oggi, sono in atto delle prove cliniche di trattamenti genetici per la cura della neuropatia ottica ereditaria di Leber, di cui siamo ancora in attesa di conoscere gli esiti.

Oculistica a Roma