Chemioterapia o immunoterapia? Le differenze nell’Oncologia di precisione

Pubblicato il: 15/05/2025 Editato da: Vittoria Marcucci il 15/05/2025

Negli ultimi anni, l’oncologia ha compiuto enormi progressi grazie all’introduzione di trattamenti sempre più mirati e personalizzati. Uno degli sviluppi più significativi è l’oncologia di precisione, un approccio che tiene conto delle caratteristiche genetiche e molecolari del tumore per definire la terapia più adatta per ciascun paziente. 


Questo nuovo paradigma consente di andare oltre i trattamenti standard, come la chemioterapia tradizionale, per utilizzare strategie più selettive come l’immunoterapia. Ma quali sono le reali differenze tra chemioterapia e immunoterapia? E perché è importante comprenderle nell’ambito dell’oncologia di precisione? 

Cos’è la chemioterapia 

La chemioterapia è stata per decenni la base del trattamento oncologico. Si tratta di un insieme di farmaci citotossici che colpiscono le cellule tumorali interferendo con il loro processo di divisione e replicazione. Tuttavia, questi farmaci non distinguono tra cellule tumorali e cellule sane che si dividono rapidamente (come quelle del midollo osseo, dei capelli o della mucosa intestinale), motivo per cui possono causare effetti collaterali significativi come perdita di capelli, nausea, affaticamento e abbassamento delle difese immunitarie.


La chemioterapia resta ancora oggi una risorsa fondamentale, soprattutto nei tumori in stadio avanzato o particolarmente aggressivi, ma il suo utilizzo si sta sempre più integrando con terapie mirate e meno invasive.

Cos’è l’immunoterapia 

L’immunoterapia rappresenta una delle novità più promettenti dell’oncologia moderna. A differenza della chemioterapia, l’immunoterapia non agisce direttamente sulle cellule tumorali, ma stimola il sistema immunitario del paziente a riconoscerle e attaccarle.


In condizioni normali, il sistema immunitario è in grado di eliminare le cellule anomale. Tuttavia, i tumori sviluppano meccanismi per “nascondersi” alle difese dell’organismo.

I farmaci immunoterapici, come gli inibitori dei checkpoint immunitari, servono proprio a rimuovere questi freni, permettendo al sistema immunitario di tornare a funzionare correttamente contro il tumore. 

Questa strategia è già utilizzata con successo in diversi tipi di cancro, tra cui il melanoma, il tumore del polmone non a piccole cellule, il rene e alcuni linfomi

Oncologia di precisione: un approccio personalizzato 

L’oncologia di precisione si basa sull’analisi del profilo genetico e molecolare del tumore. Tramite test specifici (come il sequenziamento del DNA tumorale), è possibile individuare mutazioni, alterazioni dei geni e marcatori biologici che aiutano a definire il trattamento più efficace e con minori effetti collaterali.


Questo approccio consente di scegliere se un paziente risponderà meglio alla chemioterapia tradizionale, all’immunoterapia o a farmaci mirati, migliorando sensibilmente le possibilità di successo terapeutico e la qualità della vita. 

Conclusioni 

Comprendere le differenze tra chemioterapia e immunoterapia è fondamentale per orientarsi nel percorso di cura. L’oncologia di precisione permette oggi una medicina più personalizzata, in cui ogni decisione terapeutica è costruita su misura per il singolo paziente, aumentando l’efficacia del trattamento e riducendo gli effetti collaterali.


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