La chirurgia oncologica rappresenta una delle principali strategie di trattamento contro i tumori solidi, poiché mira alla rimozione completa della neoplasia, garantendo al contempo la miglior qualità di vita possibile per il paziente. Vediamo nel dettaglio il ruolo della chirurgia oncologica, le principali innovazioni e i criteri per la selezione dei pazienti con l’aiuto del Dott. Matteo Runfola, Chirurgo Generale a Cagliari.
Qual è il ruolo della chirurgia oncologica?
La chirurgia oncologica ha un ruolo fondamentale nel trattamento di numerosi tumori, sia come terapia primaria sia in combinazione con altre strategie, come la chemioterapia e la radioterapia, in un contesto di cure multi-disciplinari. Gli obiettivi principali sono:
- Rimozione del tumore con margini di sicurezza
- Riduzione del carico tumorale (debulking) per migliorare l'efficacia di altre terapie
- Prevenzione della recidiva e della diffusione metastatica
- Trattamento delle complicanze, come l’ostruzione intestinale nei tumori del colon
Tecniche chirurgiche innovative
Negli ultimi anni, la chirurgia oncologica ha visto progressi significativi grazie a tecnologie avanzate che migliorano i risultati e riducono le complicanze post-operatorie:
1. Chirurgia robotica
L’impiego di piattaforme robotiche rappresenta un’evoluzione significativa nella chirurgia oncologica. Permette una maggiore precisione nei gesti chirurgici, una visione ingrandita e tridimensionale del campo operatorio. Questo si traduce in interventi meno invasivi, con minor trauma a carico dei tessuti circostanti, un recupero post-operatorio più rapido, minore dolore e, in molti casi, una riduzione delle complicanze. È particolarmente utile negli interventi complessi o in sedi anatomiche difficili da raggiungere.
2. Chirurgia laparoscopica avanzata
Questa tecnica mini-invasiva è ormai il gold-standard per la maggior parte degli interventi per tumori del tratto gastroenterico, garantendo precisione e rispetto dell’anatomia. Grazie a strumenti sofisticati e all’esperienza del team, è possibile ridurre il trauma chirurgico, il dolore post-operatorio e i tempi di recupero, mantenendo alti standard oncologici. È particolarmente indicata anche nei casi complessi, quando eseguita in centri con elevata specializzazione.
3. Chirurgia guidata da fluorescenza
È una tecnologia innovativa che, grazie all’utilizzo di coloranti fluorescenti visibili con appositi sistemi ottici, permette di visualizzare in tempo reale strutture anatomiche e tessuti con maggiore precisione. In ambito oncologico gastroenterico, è utile per valutare la perfusione dei tessuti, identificare i linfonodi e migliorare la radicalità oncologica, riducendo al tempo stesso il rischio di complicanze.
Criteri di selezione dei pazienti
Non tutti i pazienti con tumore sono candidati a un intervento chirurgico. La decisione si basa su diversi fattori:
- Stadio del tumore: nei tumori localizzati la chirurgia è spesso la prima scelta, mentre in quelli avanzati può essere combinata con altre terapie.
- Condizioni generali del paziente: età, comorbidità e stato nutrizionale influenzano la capacità di tollerare l’intervento.
- Obiettivi terapeutici: in alcuni casi, la chirurgia può essere palliativa per migliorare la qualità della vita senza curare definitivamente la malattia.
In tutti i casi la valutazione multidisciplinare di un team di esperti (chirurghi, oncologi, radiologi, endoscopisti, anatomo-patologi, gastroenterologi, etc) consente di prendere in carico le esigenze di ogni paziente per identificare un percorso di cure cucito su misura per ogni situazione.
Conclusioni
La chirurgia oncologica continua a evolversi grazie all’innovazione tecnologica e alla personalizzazione dei trattamenti. La scelta del percorso terapeutico più adeguato deve essere valutata da un team multidisciplinare, considerando i benefici e i rischi per ogni paziente.
Se sospetti un tumore o hai ricevuto una diagnosi, rivolgiti a un chirurgo specializzato per una valutazione approfondita e per esplorare le migliori opzioni di trattamento disponibili.