Chirurgia orale: lesioni benigne, prevenzione e trattamento

Pubblicato il: 06/05/2025 Editato da: Serena Silvia Ponso il 06/05/2025

La chirurgia orale è una branca della chirurgia maxillo-facciale che si occupa della diagnosi e del trattamento delle patologie che colpiscono la bocca, le ossa mascellari e i tessuti molli orali. In ambito clinico, una delle problematiche più comuni ma meno conosciute dai pazienti riguarda le lesioni benigne del cavo orale, spesso intercettate durante visite odontoiatriche di routine.

Cosa sono le lesioni benigne del cavo orale?

Le lesioni benigne sono formazioni non cancerose che si sviluppano nei tessuti molli o ossei della bocca. Possono includere cisti odontogene, fibromi, papillomi, granulomi periferici e cheratoacantomi. Sebbene non siano maligne, alcune di queste lesioni possono aumentare di dimensioni, creare disagi funzionali o estetici e, in rari casi, degenerare.

Quando è indicata la chirurgia orale?

La chirurgia orale è indicata quando una lesione cresce, provoca dolore, sanguinamento, difficoltà masticatorie o quando non si può escludere con certezza la natura maligna. In questi casi, si procede spesso con una biopsia orale, che consente un'analisi istologica accurata per confermare la diagnosi.

Trattamenti chirurgici disponibili

L'intervento più comune è l’asportazione chirurgica della lesione, eseguita in anestesia locale, ambulatorialmente o in day hospital. L’obiettivo è rimuovere completamente la massa, evitando recidive. Nei casi più complessi, come le grandi cisti odontogene, può essere necessario un approccio chirurgico più ampio, con ricostruzione ossea e successiva riabilitazione post-operatoria.

Il ruolo della prevenzione

Un aspetto spesso sottovalutato è la prevenzione orale. Le visite periodiche dal dentista permettono l'identificazione precoce delle lesioni benigne. La diagnosi tempestiva riduce la necessità di interventi invasivi e migliora l'esito del trattamento.

Inoltre, la riduzione di fattori di rischio come il fumo, il consumo di alcol, la cattiva igiene orale e l’uso prolungato di protesi mal adattate può contribuire a ridurre l’incidenza di queste patologie.


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Cosa aspettarsi dopo l'intervento

Dopo l’intervento, il paziente può avvertire lieve dolore, gonfiore o fastidio nella zona trattata. La riabilitazione post-operatoria è generalmente rapida, soprattutto se si seguono scrupolosamente le indicazioni del chirurgo. I controlli successivi sono fondamentali per monitorare la guarigione e prevenire recidive.

Conclusioni

La chirurgia orale, sebbene spesso percepita come minore, svolge un ruolo cruciale nella gestione delle lesioni benigne del cavo orale. Riconoscere tempestivamente i segnali e affidarsi a uno specialista consente trattamenti mirati, sicuri e risolutivi, migliorando significativamente la qualità della vita del paziente.

Chirurgia Maxillo-Facciale a Omegna

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