Chirurgia protesica dell’anca: criteri e materiali utilizzati

Pubblicato il: 24/08/2020 Editato da: Antonietta Rizzotti il 23/08/2020

La causa più comune di dolore all’anca nell’età adulta è la artrosi. Il Dott. Mirco Pietri, esperto in Ortopedia e Traumatologia a Firenze

In quali casi è estremamente necessario intervenire chirurgicamente?

A seconda di parametri quali l’età, la gravità ed il tipo di artrosi si può ricorrere al protesi ancatrattamento conservativo o al trattamento chirurgico. Il trattamento conservativo oltre allo stile di vita ed al calo ponderale, si avvale di tecniche in continuo miglioramento quali le infiltrazioni di acido ialuronico o di cellule staminali o plasma arricchito di piastrine.

L’intervento di sostituzione protesica, ove indicato e dopo aver ottimizzato il trattamento conservativo, è molto sicuro e da risultati di soddisfazione in circa il 97 per cento dei pazienti.

L'intervento si avvale di tecniche chirurgiche sempre più conservative con risparmio dei tessuti ed è indicato anche nei pazienti giovani se necessario. Inoltre consente un ritorno alla normalità migliorando la sfera qualitativa ed emozionale del lavoro e della vita.

Quali criteri e quali materiali si utilizzano per costruire le protesi?

La scienza dei materiali protesici si chiama tribologia e mette a disposizione del mondo chirurgico materiali sempre più innovativi e sicuri in termini di esclusione di rigetto osseo, guarigione dell’osso sulla protesi e durata dei materiali. Il motto dei chirurghi protesici è quella protesi per quel paziente, ovvero una personalizzazione della protesi per quel singolo paziente e quelle singola anca. Il miglioramento delle tecniche chirurgiche mininvasive e con risparmio di tessuti, l’avvento della chirurgia robotica e le tecniche di analgesia postoperatoria e recupero accelerato ci consentono di mettere in piedi circa l’80% dei malati il giorno stesso dell’intervento.

La degenza è ridotta a 3 -4 giorni, il dolore è ben controllato dalle tecniche di analgesia intra e postoperatoria, non è necessaria fisioterapia e riabilitazione postoperatoria, è possibile garantire una durata ventennale della protesi.

Ortopedia e Traumatologia a Firenze

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