Chirurgia refrattiva: cambia la vista, cambia la vita!

Pubblicato il: 25/02/2025 Editato da: Vittoria Marcucci il 17/03/2025

La chirurgia refrattiva rappresenta una delle più grandi innovazioni nel trattamento dei difetti visivi. Grazie ai progressi tecnologici, oggi è possibile correggere patologie come miopia, ipermetropia, astigmatismo e presbiopia con tecniche sempre più sicure ed efficaci.


Oggi come oggi gran parte dei difetti visivi sono correggibili con grande sicurezza ed efficacia con l’utilizzo delle tecniche Laser che rimuovono tessuto corneale modificandone la forma e quindi il potere refrattivo. Ne esistono fondamentalmente tre: la PRK, La Lasik e la Smile

Confronto tra PRK, LASIK e SMILE: sicurezza, efficacia e recupero visivo

La PRK prevede un rimodellamento per ablazione di tessuto con Laser ad Eccimeri direttamente dalla superficie corneale.

Nella Lasik il rimodellamento avviene sempre con Laser ad Eccimeri ma dopo aver separato un sottile strato della cornea con un Laser Femto adatto al taglio e riposizionato il lembo sollevato dopo l’ablazione di tessuto più profondo.

Nella Smile tutto si effettua con il taglio di una porzione di due strati corneali profondi e la loro asportazione con pinza dovendosi sempre e comunque realizzarsi una asportazione di tessuto.


Io personalmente utilizzo la PRK, nella sua variante Lasek in cui riposiziono solo lo strato superficiale, ritenendo senza possibilità di smentita che si tratta della tecnica più sicura ed efficace rispetto alle altre che ricorrono ad un laser da taglio al solo scopo di ridurre di molto i fastidi post-trattamento ed accelerare di qualche giorno il recupero visivo. Io, senza criminalizzare le altre tecniche ma diffidando personalmente della Smile, ritengo che per la sicurezza al momento della procedura e pensando al futuro (un taglio corneale non cicatrizza mai e questo perché la cicatrice farebbe perdere la trasparenza) un paio di giorni di fastidi anche se importanti ed una settimana per un recupero completo siano ben ricompensati anche sotto il profilo economico. È evidente che l’utilizzo di un altro laser aumenti i costi e i potenziali rischi con la sola finalità di migliorare il confort del paziente e non il risultato della procedura.

Oltre il laser: tecnologie avanzate per il benessere visivo

Sebbene il laser ad eccimeri e il laser a femtosecondi siano le tecnologie più conosciute nella chirurgia refrattiva, negli ultimi anni si sono sviluppati approcci innovativi. Tra questi gli impianti di lenti intraoculari fachiche (ICL), ideali per chi ha difetti visivi elevati o cornee sottili o la sostituzione del cristallino sempre in casi selezionati.


La vera e attuale sfida è superare il trattamento della malattia consentendo il miglioramento delle condizioni preesistenti alla patologia stessa. Basta pensare all’intervento di cataratta dove non ci si limita a sostituire il cristallino opacizzato con uno artificiale permanentemente trasparente ma di correggere tutti i difetti di vista e non solo miopia, ipermetropia ed astigmatismo ma anche la presbiopia impiantando lenti intraoculari premium.


Queste nuove metodologie offrono alternative valide per pazienti che in passato non erano idonei alla chirurgia laser tradizionale, ampliando le possibilità di trattamento personalizzato.

Un intervento per tutti? Cosa sapere prima di operarsi

Non tutti i pazienti sono candidati alla chirurgia refrattiva. Prima di sottoporsi all’intervento, è necessario effettuare una visita oculistica approfondita, che includa:

  • Topografia corneale, per valutare la regolarità e lo spessore della cornea.
  • Pachimetria, per misurare lo spessore corneale.
  • Esame del film lacrimale, per escludere problemi di secchezza oculare.

Inoltre, alcune condizioni come il cheratocono o la sindrome dell’occhio secco severo possono rappresentare controindicazioni al trattamento laser.

Chirurgia refrattiva e stabilità del risultato: mito o realtà?

Uno dei dubbi più frequenti riguarda la durata del risultato. In generale, la chirurgia refrattiva offre una correzione permanente del difetto visivo, ma in alcuni casi, come nella miopia elevata, può essere necessario un ritocco nel tempo. Inoltre, l’età influisce sulla scelta del trattamento: ad esempio, chi si opera prima dei 20-22 anni potrebbe sperimentare variazioni refrattive future, mentre dopo i 40 anni si deve considerare l'insorgenza della presbiopia.

Recupero e vita quotidiana dopo l’intervento

Uno dei principali vantaggi della chirurgia refrattiva è la rapida ripresa. La maggior parte dei pazienti nota un miglioramento significativo della vista già dopo poche ore o giorni. Tuttavia, è fondamentale seguire alcune precauzioni, come evitare sport di contatto e ambienti polverosi nelle prime settimane post-operatorie.

L’uso di colliri antibiotici e antinfiammatori è essenziale per prevenire infezioni e favorire la guarigione. Anche la protezione dai raggi UV con occhiali da sole di qualità aiuta a preservare il risultato.


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La chirurgia refrattiva è la scelta giusta per te?

La decisione di sottoporsi a chirurgia refrattiva deve essere presa con consapevolezza, dopo una valutazione accurata con il proprio oculista. Grazie ai continui sviluppi tecnologici, oggi è possibile trovare la soluzione più adatta a ogni esigenza visiva, migliorando sensibilmente la qualità della vita di chi soffre di difetti refrattivi. Il concetto che bisogna trasmettere al paziente è che non si tratta di chirurgia estetica né che si guarisce da una malattia ma si corregge un difetto visivo in maniera alternativa all’uso di occhiali o lenti a contatto e che le aspettative devono partire da questa premessa per non essere irrealistiche e quindi deluse.

Oculistica a Messina

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