Il paziente che rifiuta la cistectomia: alternative terapeutiche

Pubblicato il: 02/04/2025 Editato da: Vittoria Marcucci il 02/04/2025

La cistectomia radicale rappresenta il trattamento standard per il carcinoma uroteliale muscolo-invasivo della vescica e per i pazienti con tumore ad alto rischio, come indicato dalle linee guida internazionali. Tuttavia, non tutti i pazienti sono idonei o accettano questa procedura, a causa delle sue implicazioni fisiche e psicologiche. Per questi pazienti, esistono opzioni terapeutiche alternative come seconda scelta che mirano a controllare la malattia preservando la qualità della vita

Motivazioni del rifiuto della cistectomia

I pazienti possono rifiutare la cistectomia per diversi motivi, tra cui:

  • Impatto sulla qualità della vita per la necessità di una derivazione urinaria (urostomia o neovescica).
  • Comorbilità significative che rendono l’intervento chirurgico rischioso.
  • Timori psicologici e sociali, come la percezione di una vita compromessa post-intervento.
  • Preferenza personale per trattamenti meno invasivi.

Alternative terapeutiche nei pazienti con tumore non muscolo-infiltrante

Nei pazienti che rifiutano la cistectomia, è fondamentale valutare strategie terapeutiche alternative per ridurre il rischio di progressione della malattia.

Per i pazienti con tumore non muscolo-infiltrante che non tollerano o che falliscono il trattamento con BCG, esistono diverse opzioni terapeutiche:

  • Chemioterapia endovescicale: L’utilizzo di farmaci come gemcitabina può rappresentare un’alternativa al BCG, con un buon profilo di sicurezza e tollerabilità.
  • Immunoterapia intravescicale: Nuovi approcci, come l'uso di interferone-alfa in combinazione con chemioterapici, stanno dimostrando efficacia nei pazienti che non rispondono al BCG.
  • Terapie mirate e nuovi agenti: L’impiego di nuovi farmaci, come gli inibitori FGFR, è attualmente in fase di studio per migliorare i risultati nei pazienti ad alto rischio che rifiutano trattamenti standard.

Alternative terapeutiche nei pazienti con tumore muscolo-infiltrante

Per i pazienti che rifiutano la cistectomia, le principali alternative includono, che sono sempre secondarie al trattamento standard della cistectomia, sono:

  • Terapia trimodale (TURB + Radioterapia + Chemioterapia): La combinazione di resezione transuretrale del tumore (TURB), radioterapia e chemioterapia è una delle strategie più efficaci per la conservazione della vescica. La TURB rimuove la massa tumorale principale, mentre la radioterapia e la chemioterapia distruggono eventuali cellule residue.
  • Immunoterapia: L’uso di inibitori dei checkpoint immunitari (come atezolizumab e pembrolizumab) è un’opzione per i pazienti non candidabili alla chirurgia o alla chemioterapia convenzionale.
  • Chemioterapia sistemica: In alcuni casi, la chemioterapia con cisplatino o carboplatino può essere utilizzata come trattamento primario per ridurre la massa tumorale e controllare la progressione della malattia.

Conclusioni

Per i pazienti che rifiutano la cistectomia, esistono opzioni terapeutiche di seconda scelta che mirano a trattare la malattia preservando la funzione vescicale. I risultati oncologici, tuttavia, sono inferiori rispetto alla cistectomia. La scelta della terapia deve essere personalizzata, considerando le caratteristiche del tumore e le preferenze del paziente. Un approccio multidisciplinare è essenziale per garantire la migliore qualità della vita possibile.


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