Cisti ovariche: cosa fare in caso di sospetto?
Autore:Il Dott. Gennaro Scutiero, esperto in Ginecologia a Ferrara, ci spiega come dobbiamo muoverci, a chi rivolgersi e quali esami eseguire in caso di sospetto di cisti ovarica
Come si formula la diagnosi in caso di cisti ovarica?
Se si sospetta la presenza di una cisti ovarica, in primo luogo, verranno poste delle domande relative allo stato di salute generale, alle caratteristiche cicli mestruali, alla presenza o meno di sintomatologia dolorosa, alla vita sessuale e all’utilizzo eventuale di contraccettivi. Verrà chiesto, inoltre, se vi sono casi di tumore ovarico o tumore al seno in famiglia.
In secondo luogo, si procederà con l’esame clinico che comprenderà l’esame obiettivo addominale e la visita ginecologica.
L’indagine diagnostica di I livello è rappresentata dall’ecografia addominale e transvaginale mirate allo studio delle ovaie.
In caso di riscontro di cisti ovarica l’esame ecografico aiuterà a capire la localizzazione della cisti e l’eventuale coinvolgimento di strutture vicine, come le tube di Falloppio o l’intestino. Mirerà a descriverne le dimensioni e le caratteristiche.
Nel caso di riscontro di cisti complessa, si completerà l’iter diagnostico attraverso l’esecuzione di specifici esami del sangue, utili a identificare il tipo di cisti. Tali esami non sono invece necessari in caso di cisti semplice.
Se l’ecografia è rassicurante e se la paziente non ha sintomi, non è necessario alcun trattamento.
In presenza di sintomi o nel caso in cui l’ecografia mostri la presenza di una cisti voluminosa o di una cisti complessa, probabilmente il trattamento sarà necessario. Nella remota eventualità in cui gli esami del sangue suggeriscano la possibilità che si tratti di un tumore maligno, il paziente sarà indirizzato verso un Centro Ginecologico Oncologico per eseguire ulteriori accertamenti.
Quali sono le possibilità terapeutiche?
Le opzioni terapeutiche includono: una condotta di sorveglianza e attesa o l’intervento chirurgico nel caso di cisti complesse o nel caso in cui la cisti aumenti di dimensioni. La scelta dipende dai sintomi, dalle caratteristiche della cisti, dalle dimensioni o dall’esito degli esami del sangue.
Fondamentale è l’importanza di un counselling adeguato che fornisca alla paziente le informazioni necessarie, spiegando i rischi e i benefici delle diverse opzioni.
In caso di indicazione ad intervento chirurgico, verrà proposto un intervento con approccio laparoscopico che, rispetto all’approccio laparotomico, è caratterizzato da minor dolore postoperatorio e da una minor durata della degenza ospedaliera postoperatoria.
L’approccio laparotomico è raccomandato, invece, in caso di cisti molto voluminose o in caso di sospetto cancro. Il ginecologo discuterà con la paziente le diverse opzioni, spiegandone i rischi e i benefici, e consigliando l’opzione più indicata alla specifica situazione.
Prima della menopausa le ovaie molto difficilmente verranno rimosse. Esse producono ormoni che svolgono un ruolo estremamente importante. Pertanto, verrà rimossa solo la cisti.
Tuttavia, in alcune circostanze può rendersi necessaria la rimozione delle ovaie, per esempio nel caso di cisti molto voluminose o nel caso in cui la cisti abbia completamente sostituito il parenchima ovarico.
Può essere necessario rimuovere le ovaie anche nel caso in cui vi sia un quadro di torsione ovarica (situazione in cui l’ovaio sede della cisti ruota intorno al proprio peduncolo). Tale condizione può determinare l’arresto dell’afflusso di sangue al parenchima ovarico con conseguente “necrosi” (morte cellulare) del tessuto ovarico residuo.
Necessaria sarà l’asportazione dell’intero ovaio nel caso di sospetto cancro.
Cisti ovariche: i punti chiave
- Le cisti ovariche sono molto comuni prima della menopausa;
- Il cancro dell’ovaio è molto raro prima della menopausa;
- L’esame ecografico spesso fornisce informazioni rassicuranti rispetto alla natura della cisti;
- Le cisti ovariche semplici di piccole dimensioni non richiedono trattamento;
- Se necessario l’intervento chirurgico della cisti ovarica, questo sarà effettuato nella gran parte dei casi per via laparoscopica e comporterà la rimozione della sola cisti con conservazione dell’ovaio residuo.