Claudicatio intermittens: zoppichi e non sai cosa fare?

Claudicatio intermittens: zoppichi e non sai cosa fare?

Editato da: Marta Buonomano il 19/02/2020

La claudicatio intermittens è un termine usato per indicare un dolore che si manifesta come un crampo muscolare al polpaccio. Il Prof. Maurizio Domanin, esperto in Chirurgia Vascolare a Milano, ci parla di cosa si tratta e cosa fare in caso di zoppia

Che cos’è la claudicatio intermittens?

La claudicatio intermittens o “malattia delle vetrine” è un dolore, come un crampo muscolare, al polpaccio che si aggrava con l’attività fisica e si allevia con il riposo.

L’arteriopatia obliterante periferica (AOP) è una delle manifestazioni più frequenti e più rilevanti dell’aterosclerosi insieme a coronaropatia e vasculopatia cerebrale. Il paziente può avere delle complicanze gravi, come l’amputazione o, addirittura, la morte. La arteriopatia viene classificata secondo i 4 stradi clinici:

  • ragazza che si tiene le gambeI stadio: i pazienti sono asintomatici e con lesioni non significative;
  • II stadio: i pazienti con claudicatio intermittens che hanno dolore durante la deambulazione, un crampo al polpaccio, quanto interessa l’arteria femoro-poplitea, alla coscia o al gluteo, quando interessa l’arteria iliaca;
  • III stadio: i pazienti presentano un’ischemia con dolore intenso al piede;
  • IV stadio: i pazienti presentano lesioni tessutali e gangrena.

In generale, il dolore si allevia con il riposo, ma quando permane significa che esiste un’occlusione vascolare severa.

Ulteriori sintomi riscontrati in pazienti con questo tipo di zoppia, oltre alla comparsa di acido lattico e dolore, possono essere:

  • Impotenza sessuale
  • Pallore
  • Freddezza delle estremità
  • Formicolii
  • Poca capacità di sforzo fisico
  • Perdita di peli
  • Ispessimento delle unghie

Come riconoscere la claudicatio intermittens?

Definito anche come affaticamento o crampo al polpaccio, si manifesta in molti pazienti. D’altro canto, alcuni pazienti non hanno questo sintomo, soprattutto, se si tratta di pazienti con insufficienza cardiaca, malattia polmonare grave o malattie muscoloscheletriche.

Innanzitutto, bisogna distinguere la claudicatio intermittens da altre patologie che causano algie agli arti inferiori, tra le quali:

  • Compressione delle radici nervose
  • Stenosi spinale
  • Artrosi dell’anca
  • Artrite del piede e della caviglia
  • Cisti di Baker

La diagnosi si basa su una prima valutazione dell’anamnesi vascolare e dei polsi periferici. Una diagnosi più precisa si ottiene calcolando l’indice di pressione alla caviglia e mediante eco-color-Doppler, angioTAC o angio RM. Per stabilirne un corretto trattamento, è importante misurare l’indice di colesterolo HDL, LDL, e totale, dei trigliceridi, del fibrinogeno e della glicemia.

Come trattare la claudicatio?

Il tipo di trattamento per la claudicatio intermittens dipende dalla gravità. Per esempio, per gli stati clinico-evolutivi, i trattamenti sono maggiormente dietetico-comportamentali:

  • Smettere di fumareragazza che fuma
  • Moderare l’alcol
  • Dieta per dislipidemia
  • Dieta per iperglicemia
  • Dieta per l’ipertensione
  • Dieta per il sovrappeso
  • Dieta per il diabete

Anche l’attività fisica rappresenta una terapia medica positiva, considerando gli scarsi effetti collaterali, e la possibilità di non cadere nel sedentarismo a causa della zoppia.

Per quanto riguarda il trattamento farmacologico, i farmaci più indicati sarebbero, ipocolesterolemizzanti, antiaggreganti piastrinici, anti-ipertensivi, vasodilatatori ed ipotrigliceridemizzanti.

Nei casi più gravi, è richiesta l’intervento di angioplastica/stenting oppure la chirurgia con by-pass.

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