Conoscere i nostri limiti...con un test è possibile
Autore:Come ci spiega il nostro esperto in Medicina dello Sport, la prova da sforzo è un test che determina lo stato di salute cardiologica di un individuo, che sia sportivo o meno. Mediante la collocazione di alcuni elettrodi in varie parti del torace, si studia il potenziale cardiaco, la resistenza fisica, il livello di allenamento del paziente e le capacità fisiche per poter affrontare una qualsiasi competizione. Questi elettrodi registrano l’attività cardiaca o i battiti del polso attraverso un elettrocardiogramma
La prova viene realizzata su un tapis roulant o una cyclette dove viene incrementata progressivamente la velocità fino a portare la resistenza del paziente al limite. Occorre specificare che prima di realizzare la prova da sforzo è necessario realizzare un’analisi clinica completa (valutando anche il quadro clinico famigliare) al fine di conoscere patologie pregresse, abitudini alimentari, ecc.
Come avviene la prova sotto sforzo
Con la realizzazione della prova sotto sforzo si valuta il livello di adattamento cardiovascolare all’esercizio fisico. Durante questa prova viene analizzato l’andamento respiratorio del paziente mentre altri parametri medici permettono di rilevare il consumo esatto di ossigeno. Con tali valori numerici è possibile conoscere la quantità massima di ossigeno che il nostro corpo può sfruttare durante uno sforzo d’intensità elevata. Come è stato detto in precedenza, sia i maratoneti professionisti che coloro che non praticano sport (persino i sedentari) possono sottoporsi a tale test. La prova effettuata dagli sportivi potrà indicare la frequenza cardiaca di riferimento per svolgere fasi differenti dell’allenamento; per coloro che non sono sportivi abituali si potranno effettuare considerazioni generali in merito alla risposta dell’organismo allo sforzo fisico, in modo da prevenire patologie.
Come preparare la prova sotto sforzo
Il paziente dovrà sottoporsi alla prova sotto sforzo in buone condizioni di salute e riposato. Le relative raccomandazioni prevedono di non svolgere attività sportive intense durante le 24 ore antecedenti alla prova e di consumare i pasti prima di 2 ore e mezza dal test. In caso di cura farmacologica, è opportuno interromperla un giorno prima per evitare di ottenere dei valori clinici ‘falsati’ in seguito alla prova da sforzo.