Cos’è l’angioplastica e come può aiutare a prevenire problemi cardiovascolari

Pubblicato il: 26/06/2024 Editato da: Vittoria Marcucci il 05/07/2024

L'angioplastica è una procedura endovascolare minimamente invasiva progettata per ripristinare il flusso sanguigno nei vasi sanguigni ostruiti o ristretti. Questa tecnica viene spesso impiegata in pazienti con malattie arteriose e può coinvolgere l'uso di uno stent per mantenere il vaso aperto. Scopriamo insieme di cosa si tratta, come si esegue, i rischi associati e come gestire il post-operatorio

 

Cos'è l'angioplastica?

L'angioplastica, anche nota come angioplastica percutanea, è una tecnica medica utilizzata per dilatare i vasi sanguigni che sono stati ristretti o bloccati a causa di patologie come l'aterosclerosi. La procedura prevede l'uso di un catetere a palloncino che viene inserito nell'arteria interessata e gonfiato per espandere il vaso. In molti casi, viene anche impiantato uno stent, una struttura cilindrica a maglie metalliche, per mantenere il vaso aperto e prevenire la restenosi.

 

In cosa consiste l'angioplastica?

L'angioplastica si esegue in un laboratorio di emodinamica e richiede un breve ricovero ospedaliero. La procedura si articola in vari passaggi chiave:

  • Preparazione del paziente: il paziente viene sedato leggermente e collegato a strumenti per il monitoraggio delle funzioni vitali. Viene inoltre praticato un punto di accesso, solitamente nell'arteria femorale o radiale, che permette l'inserimento dei cateteri.
  • Inserimento del catetere: un filo-guida viene introdotto attraverso il punto di accesso e condotto fino all'area di ostruzione. Su questo filo viene poi inserito un catetere a palloncino.
  • Dilatazione del vaso: il palloncino del catetere viene gonfiato in corrispondenza del restringimento, comprimendo la placca aterosclerotica contro le pareti del vaso e ripristinando il flusso sanguigno.
  • Impianto dello stent: in molti casi, viene posizionato uno stent per mantenere il vaso aperto. Lo stent viene espanso dal palloncino e lasciato in posizione dopo la rimozione del catetere.
  • Conclusione e rimozione dei cateteri: una volta completata la procedura, i cateteri vengono rimossi e il punto di accesso viene chiuso e medicato.

 

Follow-up post-operatorio

Dopo l'angioplastica, il paziente viene monitorato per alcune ore o giorni per assicurarsi che non ci siano complicazioni immediate. Durante il ricovero, vengono controllati i parametri vitali e si esegue un esame fisico per verificare la corretta guarigione del punto di accesso. Il paziente può essere dimesso il giorno successivo o dopo pochi giorni, a seconda della complessità del caso.


Il recupero completo richiede solitamente una settimana, durante la quale si raccomanda di evitare attività fisiche intense e di seguire attentamente le indicazioni mediche. È fondamentale anche monitorare la ferita e prendere eventuali farmaci prescritti, come gli anticoagulanti, per prevenire la formazione di coaguli.

 

Possibili rischi e complicanze

Come tutte le procedure mediche, anche l'angioplastica comporta dei rischi. Tra le complicanze minori si annoverano:

  • Sanguinamento: il punto di accesso può sanguinare, e si possono formare ematomi.
  • Reazioni allergiche: alcuni pazienti possono reagire al mezzo di contrasto utilizzato durante la procedura.
  • Infezioni: le infezioni possono verificarsi nel punto di accesso.

 

Le complicanze più gravi, sebbene rare, includono:

  • Infarto o ictus: l’angioplastica può provocare un infarto o un ictus a causa del distacco di un coagulo o di una placca.
  • Danno vascolare: i cateteri possono danneggiare le pareti dei vasi.
  • Ristenosi: esiste la possibilità che il vaso trattato si restringa di nuovo.


Inoltre, i pazienti con condizioni preesistenti come malattie renali, insufficienza cardiaca o grave aterosclerosi, hanno un rischio aumentato di complicanze.


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Conclusioni

L'angioplastica è una procedura efficace e minimamente invasiva per trattare il restringimento o l'ostruzione dei vasi sanguigni, migliorando significativamente la qualità della vita dei pazienti affetti da patologie arteriose. Nonostante i rischi, i benefici superano di gran lunga le complicanze potenziali, rendendo l'angioplastica una scelta terapeutica valida per molti pazienti.

Cardiologia a Roma

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