Cosa si intende per disgrafia?

Cosa si intende per disgrafia?

Editato da: Martina Gorla il 24/08/2023

La disgrafia è un Disturbo Specifico dell’Apprendimento (DSA) e riguarda la difficoltà nell’abilità motoria della scrittura

Disgrafia, da non confondere con disortografia

Molto spesso disgrafia e disortografia vengono confusi perché interessano entrambi la scrittura, ma se nel primo il deficit coinvolge una componente di natura motoria, nel secondo è la componenteBambino che scrive linguistica ad essere compromessa.

Infatti, nelle abilità di scrittura entrano in gioco diversi aspetti, tra i quali la coordinazione occhio-mano, la rapidità motoria e le capacità visuo-spaziali. In uno studente disgrafico questi aspetti mancanti o deficitari, portano a una serie di ripercussioni nell’apprendimento.

I primi segnali per riconoscere il disturbo

La disgrafia, come gli altri disturbi specifici dell’apprendimento, si manifestano soprattutto con l’inizio della scolarizzazione. Si può avere un sospetto di disgrafia se la scrittura è disordinata, se non è immediatamente comprensibile o poco leggibile, con dimensioni delle lettere e la distanza tra le parole non adeguata.

Inoltre, generalmente lo studente disgrafico impugna la penna in modo scorretto e scrive assumendo una posizione non adeguata.

La difficoltà nella grafia interessa anche la rapidità motoria, ossia la fluenza della scrittura; è possibile, quindi, che uno studente disgrafico sia lento nello scrivere e troverà faticoso, ad esempio, scrivere sotto dettatura.

Quali difficolta può incontrare uno studente disgrafico?

Oltre alle difficoltà già elencate, un disgrafico ne può incontrare altre, tra cui:

  • Difficoltà nel ricopiare alla lavagna;
  • Mancato rispetto di linee e margini;
  • Eccessiva pressione sul foglio;
  • Interruzioni del tratto;
  • Sovrapposizione tra le lettere e ricalco della scrittura.

Può risultare difficile anche la scrittura di numeri e l’incolonnamento di cifre.

È possibile che un bambino disgrafico possa avere difficoltà anche nell’organizzazione del materiale scolastico e nello svolgere i compiti a casa in modo autonomo.

Essere disgrafico va ben oltre l’essere un cattivo scrittore.

Come intervenire al meglio

La diagnosi di disgrafia si può fare non prima del termine della 3° classe primaria e può essere associata agli altri Disturbi Specifici dell’Apprendimento.

In seguito a una diagnosi di disgrafia, la scuola deve adottare una serie di accorgimenti, finalizzati a compensare le difficoltà riscontrate, in modo da poter far raggiungere gli stessi obiettivi dei compagni.

L’uso del computer è sicuramente uno degli strumenti compensativi più utilizzati per aiutare lo studente a scrivere a una velocità adeguata e in modo leggibile.

Psicologia a Milano