Cosomministrazione di Cagrilintide e Semaglutide: nuove frontiere nel trattamento dell’obesità e del sovrappeso

Pubblicato il: 23/07/2025 Editato da: Giada Bertini il 23/07/2025

L’obesità e il sovrappeso rappresentano oggi in Italia una crescente emergenza sanitaria, associata a numerose complicanze metaboliche e cardiovascolari. Accanto ai cambiamenti nello stile di vita e alla chirurgia bariatrica, la terapia farmacologica sta assumendo un ruolo sempre più rilevante. In questo contesto, la cosomministrazione di Cagrilintide e Semaglutide emerge come strategia innovativa per il trattamento dell’adulto con eccesso ponderale.

Cosa sono Cagrilintide e Semaglutide

Semaglutide è un analogo del GLP-1 (glucagon-like peptide-1), già approvato per il trattamento del diabete di tipo 2 e per la gestione del peso corporeo. Agisce ritardando lo svuotamento gastrico, riducendo l’appetito e migliorando il controllo glicemico.

Cagrilintide è invece un analogo dell’amilina, un ormone coinvolto nella regolazione dell’appetito e della sazietà. Non è ancora approvato in Europa, ma è in fase avanzata di sperimentazione clinica. La sua azione sinergica con Semaglutide ha attratto l’interesse della comunità medica internazionale.

Cosomministrazione: risultati promettenti

Secondo i dati di recenti studi clinici internazionali, la combinazione settimanale di Cagrilintide e Semaglutide ha mostrato risultati superiori rispetto alla monoterapia, sia in termini di riduzione del peso corporeo che di miglioramento dei marcatori metabolici. I partecipanti hanno ottenuto una perdita di peso significativa, in alcuni casi superiore al 15-20% del peso iniziale.

Questa strategia si basa sull’effetto sinergico tra i due farmaci: mentre Semaglutide agisce sui recettori GLP-1, Cagrilintide stimola i recettori dell’amilina, modulando diverse vie del sistema nervoso centrale responsabili della fame.

Sicurezza e tollerabilità

Gli studi riportano un profilo di sicurezza favorevole, con effetti collaterali generalmente lievi e transitori, come nausea, vomito o stipsi. Tuttavia, è fondamentale sottolineare che si tratta di terapie sperimentali, la cui approvazione definitiva è ancora in corso presso le autorità regolatorie, tra cui l’EMA.

Implicazioni cliniche in Italia

In Italia, la gestione dell’obesità si basa attualmente su farmaci già approvati come il solo Semaglutide. Tuttavia, la crescente prevalenza di obesità grave (>35 di BMI) ha aperto la strada alla necessità di opzioni terapeutiche multiple e combinate, personalizzate in base al profilo clinico del paziente. Quando e se approvati, la cosomministrazione di questi due farmaci potrebbe rappresentare una valida alternativa per quei pazienti che non rispondono adeguatamente ad altri approcci.

Conclusione

L’approccio combinato con Cagrilintide e Semaglutide rappresenta una delle novità più promettenti nel campo della terapia farmacologica dell’obesità. In attesa della disponibilità ufficiale in Italia, è importante che i pazienti affetti da sovrappeso o obesità si rivolgano a centri specializzati in endocrinologia e medicina dell’obesità, per ricevere una valutazione personalizzata e accedere ai trattamenti più avanzati e sicuri.

Endocrinologia e Malattie del metabolismo a Roma

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